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Matteo Davenia: “La mia verità sulle multe e sulla lite con la funzionaria del comune”

Parla l’esponente della terza generazione di un gruppo finito al centro di polemiche la vigilia di Natale

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Nella foto, un’immagine in notturna del nuovo negozio Davenia, in via Resistenza a Buccinasco e, nel riquadro, Matteo Davenia

Lui è Matteo Davenia, sino al 2012 pilota automobilistico di Formula 3 Europa. Da qualche tempo è il responsabile vendite della AliDav, l’azienda titolare dei punti vendita Davenia di Buccinasco, Milano e Trezzano. Rappresenta la terza generazione degli imprenditori di origini pugliesi che sul commercio dei prodotti tipici hanno costruito un piccolo impero.

Un impero finito al centro di polemiche la vigilia di Natale, quando una funzionaria dell’Ufficio del Commercio del comune di Buccinasco ha sanzionato la società AliDav con una multa di 5mila euro perché durante le festività natalizie avrebbe utilizzato spazi esterni del negozio di via Resistenza 46 (inaugurato una decina di giorni prima) per la vendita, senza averne l’autorizzazione.

Durante il sopralluogo sarebbe nato una specie di parapiglia con corollario di parole grosse e, stando alla funzionaria, anche di insulti. Un episodio che ha fatto il giro dei social, pompato dagli stessi amministratori del comune, che sarebbe sfociato in una denuncia nei confronti dei responsabili Davenia, presentata ai carabinieri di Buccinasco.

Passata la buriana, Matteo ha voluto fare un po’ di chiarezza e raccontare a pocketnews.it la sua verità. “Oggetto del contendere – dice – è lo spazio adiacente il nuovo negozio di via Resistenza”. “Uno spazio – sottolinea – privato, utilizzato esclusivamente, il 24 Dicembre e nei giorni precedenti, come area di servizio per rifornire di prodotti i banconi interni al negozio. Non c’era quindi alcuna attività di vendita. Per vendere ci sarebbero voluti bilance, commesse, e tutta una serie di attrezzature indispensabili per questa attività”.

banner-engel-volkers La qualità dell'abitareLa versione del comune è diversa, dove sta la verità? “Non può essere diversa. Basta dare un’occhiata alle mappe catastali – continua il giovane – . Oltretutto su tutti i bancali di frutta e verdura collocati in quell’area c’erano in bella evidenza cartelli che vietavano di toccare la merce e invitavano i clienti a rivolgersi all’interno. Eppure, la vigilia di Natale nel pieno dell’attività e con il negozio pieno di clienti, si è presentata una funzionaria del comune e ha cominciato a dare ordini: Dovete spostare i bancali, non potete lasciarli qui”.

Voi cosa avete risposto? “La nostra risposta è stata: Non spostiamo alcunché perché questa è proprietà privata, ci contatti formalmente con una comunicazione ufficiale, ma ci lasci proseguire la nostra attività. Non c’è stato nulla da fare, la funzionaria ha continuato a contestare fino a quando non abbiamo chiamato i carabinieri, perché con la sua presenza non riuscivamo a lavorare”.

La contestazione riguarda quindi solo la vendita all’esterno o perché quella vendita avveniva su un’area pubblica. In entrambi i casi avrebbe dovuto essere regolamentata? “Abbiamo investito due milioni di euro per realizzare il negozio di via Resistenza 46 che è un gioiello tecnologico. Un gioiello che genera energia pulita, che ha serbatoi che raccolgono l’acqua piovana per impedire che la strada si allaghi durante i temporali. Abbiamo recuperato un edificio fatiscente. L’intera area è privata tranne un piccolo spicchio che si trova a lato dell’edificio, l’accesso al parcheggio interno che è privato ad uso pubblico. Nel Negozio c’è tanto spazio dedicato alla vendita che non serviva e non serve vendere all’esterno. Oltretutto in quei giorni faceva un freddo…”

Non è la prima volta che la Davenia finisce nel mirino degli agenti e dei funzionari del settore commercio del comune di Buccinasco. Nei mesi scorsi era stata multata perché erano state riscontrate irregolarità amministrative sulla destinazione d’uso del vecchio negozio di via Resistenza? “Irregolarità – si schernisce Matteo Davenia – che sono emerse dopo 19 anni di attività di quel punto vendita!Per quasi due decenni è risultata regolare, poi all’improvviso…”.

Due multe in pochi mesi. C’è qualcuno che nel comune di Buccinasco che non ama più i Davenia? “Non lo so – risponde Davenia Junior – e nemmeno mi interessa scoprirlo. So solo che da anni diamo lustro alla città con le nostre attività commerciali, imprenditoriali e sportive. Io, in passato con la mia passione di pilota di Formula 3 Europa, mio nonno, mio padre e mia madre, una Lops, con le loro iniziative. Le sembra che abbiamo bisogno di vendere quattro chili di frutta all’aperto?”.

Secondo vox populi, tutte da verificare naturalmente, Davenia era, o è, uno dei principali finanziatori del Pd di Buccinasco. È possibile che cambiando alcuni interlocutori, siano cambiati i rapporti con chi poi dà indicazioni ai funzionari? “È una voce che non ha alcun riscontro con la realtà – risponde Matteo Davenia – Da sempre, tutta la mia famiglia si tiene lontana dalla politica. Mio nonno e mio padre hanno costruito il nostro gruppo con il loro lavoro, nessuno gli ha regalato nulla, figuriamoci la politica”.

Pagherete la multa? “Non abbiamo ancora deciso se fare ricorso o meno, vorremmo difendere un principio di libertà: sul pianerottolo di casa mia posso appoggiare tutte le borse della spesa che mi servono, ma anche se pagassimo, non saranno cinque mila euro che ci cambieranno la vita”.

 

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