sabato - 20 Aprile 2024
HomeAttualitàMancano i medici di famiglia? Quattro proposte per risolvere l’emergenza

Mancano i medici di famiglia? Quattro proposte per risolvere l’emergenza

Presentata una mozione che impegna sindaco e giunta di Trezzano a “fare pressione” sul ministero della Salute e dello dell’Università

medici-di-famiglia“I medici di base rappresentano la spina dorsale del sistema sanitario nazionale, sono il primo punto di riferimento e di assistenza per i cittadini. Per questo è necessario porre in essere una serie di misure per bloccare il drastico calo di medici che si sta verificando e invertire questa tendenza”. Si apre così una mozione presentata dalla Lega di Trezzano con la quale si chiede a sindaco e giunta di “fare pressione” a livello politico per risolvere la carenza di medici di base che ha colpito l’intero Paese e soprattutto i comuni del sud ovest milanese, Trezzano in testa.

casaforteIl documento contiene quattro proposte che potrebbero essere risolutive. “Con questa mozione – hanno sottolineato i rappresentanti del Caroccio in Consiglio comunale – chiediamo a sindaco e Giunta un’attivazione tempestiva presso i Ministeri della Salute e dell’Università e della Ricerca affinché vengano incrementati i finanziamenti per le borse di studio in medicina generale, riportandole almeno alla quota prevista per il triennio 2019/2022 e di anticipare la fine del corso di formazione del triennio 2018/2021, mantenendo ovviamente inalterato il monte ore formativo. In questo modo, 379 tirocinanti diventerebbero effettivi già nei prossimi mesi e non l’anno prossimo”.

Il documento chiede anche la revisione dell’Accordo Collettivo Nazionale con l’introduzione di premi per i medici che decidano di aumentare il proprio numero massimo di pazienti. Non solo. La mozione propone anche l’incentivazione di professionisti sanitari come infermieri, psicologi, assistenti sociali e “prevedere forme di sostegno all’utilizzo di strumenti come la telemedicina”.

Con questa iniziativa, la Lega propone anche l’aumento della quota di pazienti per i medici in formazione al terzo anno portandolo dagli attuali da 650 a 1.000, mantenendo la borsa di formazione, e che venga semplificato l’accesso di medici “rimodulando gli accessi alla facoltà di medicina”.

“Non c’è altro tempo da perdere. – scrivono i quattro consiglieri del Carroccio – Serve un intervento urgente dei Ministri competenti per fronteggiare questo drastico calo. Nei prossimi cinque anni infatti, a livello nazionale, avremo circa 14mila medici in meno. Si tratta del 53% del totale e significa che circa 14 milioni di italiani resteranno senza copertura di un medico di base”. La Lombardia in particolare sarà quella più penalizzata, visto che ne perderà da qui al 2028 ben 4.167.

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