martedì - 21 Maggio 2024
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Lettera aperta del Pd di Corsico: “La ricicleria? E’ tutto merito nostro”

Ancora polemiche sulla decisione di abbandonare il progetto della ricicleria in via Gonin

Pd corsico

 

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,

Apprendiamo con rammarico che il 26 aprile 2024, a firma della Redazione attualità, è stato diffuso un articolo a titolo “Corsico: dopo mesi di polemiche, la ricicleria di via Gonin non si farà più” nel quale vengono date notizie inesatte riguardo il Partito Democratico di Corsico e la presunta ricicleria di Molinetto di Lorenteggio. Essendo il nostro Partito chiamato direttamente in causa, ci saremmo aspettati che il nostro Segretario o la nostra Capogruppo fossero interpellati prima della diffusione dell’articolo per avere una versione completa della storia da pubblicare e non solo quella di una parte. Se si vuole essere obiettivi e svolgere al meglio il prezioso lavoro di informazione a beneficio dei lettori, dare una versione completa è una questione di etica professionale. Per tale ragione Le chiediamo, in ossequio al dovere di cronaca e di corretta informazione della cittadinanza, di pubblicare la presente lettera aperta.

Per cominciare, il procedimento disciplinare avviato dal Partito Democratico di Corsico nei confronti del Consigliere Ramponi, nel rispetto delle regole interne che il Consigliere conosceva e a cui aveva aderito formalmente, non ha nulla a che vedere con il merito della questione ricicleria. Nello specifico, nelle occasioni in cui il Consiglio comunale ha affrontato il tema, il Sindaco Ventura ha sempre chiarito i passi che l’Amministrazione stava effettuando con il Comune di Milano per giungere all’importante risultato dell’utilizzo condiviso della ricicleria; soluzione proposta e poi attuata dal Sindaco stesso. L’interlocuzione con il Comune di Milano è iniziata non appena sono emerse le prime voci di una possibile ricicleria in quell’area in quanto sin da subito la zona di Molinetto di Lorenteggio è stata ritenuta dall’Amministrazione Ventura non adatta alla presenza di una ricicleria.

Se un grazie va riconosciuto è a tutti coloro che hanno lavorato concretamente per raggiungere questo risultato. Non certo a chi ha cavalcato questo tema, alimentando paure e polemiche, giocando sulla sensibilità di coloro che abitano nel quartiere, utilizzando un tema così serio per meri scopi propagandistici personali. Ci aspettiamo che in futuro da parte Vostra ci sia una maggiore attenzione alle informazioni diffuse. Noi siamo completamente a disposizione per fornire informazioni e dichiarazioni che possano dare ai nostri concittadini e concittadine un quadro completo della vita politica della nostra città.

Andrea Romano Segretario del PD di Corsico –  Sabrina Caimi  Capogruppo del PD di Corsico

Nota della redazione

Noi, invece, ci aspettiamo che in futuro il Pd e il sindaco rendano pubbliche, e su tutti i canali, le trattative quando sono in corso e, in merito alla riciclerai, quelle avviate senza grandi aspettative con il presidente del Municipio 6 di Milano che puntava anche in termini elettorali su via Gonin. Per quel che ci risulta, la questione ricicleria è diventata di dominio pubblico dopo la presentazione della interrogazione e della mozione presentate da Ramponi e Saccinto approvate dal Consiglio comunale. È quello l’atto che ha “costretto” il sindaco a proseguire su quella linea, che era in contrasto con le scelte iniziali del suo collega e referente di partito. Certo, se adesso vuole prendersene il merito, faccia pure.

E a proposito di etica, cari Andrea Romano e Sabrina Caimi, volete spiegare ai nostri lettori cosa c’è di etico nell’affidare la comunicazione istituzionale del Comune di Corsico a personaggi che gravitano nell’orbita di un altro media locale. Si tratta di una decisione che il Pd ha avvallato o no? È etico spendere più di 150mila euro di soldi pubblici per “comprarsi” il favore di pseudo giornalisti che da anni svolgono il ruolo di trombettieri a favore di varie amministrazioni comunali? Anche noi collaboriamo con alcuni enti locali, e guarda caso sono quasi tutti governati da amministrazioni di sinistra, nessuno di loro si trova nell’area di diffusione di pocketnews.it. Questa si chiama deontologia. E infine: è etico che da anni il sindaco fornisca e faccia fornire comunicazioni istituzionali solo a media suoi amici e a quelli di amici degli amici? Noi, per nostra scelta, non siamo amici di alcun politico.

In conclusione, siamo sempre disponibili a dare spazio a chiunque lo richieda e la pubblicazione di questa lettera lo dimostra. Ma il rapporto deve essere paritetico e non regolato dal: o sei con me o sei contro di me, al primo articolo che non gratifica l’ego di sindaco o assessori vari. Abbiamo quindi difficoltà a concedere spazio a chiunque voglia impartirci lezioni di etica e altrettante difficoltà le abbiamo nei confronti di chi vorrebbe insegnarci come svolgere la nostra professione. La esercitiamo da quasi cinquant’anni e, forse, potremmo darne lezioni a tutti coloro che vivono sulle veline inviate dai vostri uffici. Si tratta, appunto, di pseudo giornalisti che spesso non si preoccupano neanche di cambiarne i titoli e le pubblicano così come le ricevono. Il giornalismo è un’altra cosa.

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