Nella disputa tra Comune di Buccinasco e Klaus Davi, il primo vince anche il secondo round: i giudici della Corte di Appello del tribunale di Milano, infatti, hanno confermato la condanna del massmediologo che nel 2017 aveva accusato l’Amministrazione di collusione con la mafia: dovrà risarcire il comune con 10mila euro.
Il risarcimento
La prima condanna era arrivata nel Novembre del 2018. In quella occasione, il massmediologo, per decisione del giudice Mattia Fiorentini, era stato condannato a pagare 1500 euro, con pena sospesa, e un risarcimento di 10 mila euro come danno alla parte civile.
I manifesti
La vicenda aveva preso il via nel 2017, quando Klaus Davi aveva affisso in giro per Buccinasco alcuni manifesti provocatori per ridicolizzare Rocco Papalia e il Comune lo aveva multato per affissioni abusive, senza mai entrare nel merito della campagna. Davi aveva attaccato duramente l’Amministrazione comunale (“Fino a che punto la bassezza di istituzioni locali può arrivare per assicurarsi il plauso dei clan. A Buccinasco i mafiosi possono dormire sonni tranquilli con simili istituzioni”).
Il ricorso
Dpo la prima condanna, Davì aveva presentato ricorso e chiesto ai giudici della Corte di Appello di annullarla. Così non è stato. Come annunciato poco fa da un comunicato diffuso dall’ufiicio stampa del Comune “ La Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Milano ha respinto l’opposizione del mass mediologo alla sentenza di primo grado”. Questa volta ha vinto il Comunw che ha sempre detto di voler usare i soldi della sentenza per le prossime iniziative della rassegna “Buccinasco contro le mafie”