Si erano scatenati nel commentare la foto rimbalzata sul web della senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, ritratta nell’atto di sottoporsi a vaccinazione anti-Covid, con sentimenti antisemiti e di profondo odio razziale. Due degli autori di quei commenti sono stati individuati dalla polizia postale e indagati.
La senatrice Segre è stata vaccinata nell’ospedale Fatebenefratelli di Milano il 18 febbraio scorso e subito dopo aveva preso il via, sui social networks, una serie di minacce e insulti tanto violenti da indurre la Procura della Repubblica di Milano ad aprire un fascicolo per minacce aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale.
Tra i messaggi d’odio più raccapriccianti sicuramente quello in cui testualmente si afferma “Aveva paura di morire la stronza? Non sono riusciti neanche i tedeschi ad ammazzarla… e ora ha paura di morire??”, oppure, ancora, quello di un altro utente che aveva scritto “Ma se tirasse le cianche… quanto si risparmierebbe”.
Gli investigatori della Polizia e della Digos della Questura di Milano hanno individuato due persone ritenute gli autori dei commenti antisemiti più aggressivi: uno di 75 anni l’altro di 40 anni. Entrambi sono stati fermati, le loro abitazioni perquisite. I magistrati che coordinano l’inchiesta hanno predisposto l’ ispezione dei sistemi informatici e di telecomunicazione a carico degli indagati.
Le perquisizioni hanno permesso di trovare riscontri alle ipotesi investigative e sono stati acquisiti ulteriori elementi di prova sui dispositivi informatici che ora sono al vaglio degli specialisti della Polizia Postale. L’indagine continua
Per solidarietà sollecito i Cittadini a sostenere la proposta popolare presso i PROPRI Municipi DI RESIDENZA ELETTORALE entro il 30 Marzo per la sottoscrizione di sostegno alla proposta di ” NORME CONTRO LA PROPAGANDA E LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI INNEGGIANTI A FASCISMO E NAZISMO E LA VENDITA E PRODUZIONE DI OGGETTI CON SIMBOLI FASCISTI E NAZISTI .