
Dopo gli attacchi dei giorni scorsi sulla presunta gestione “privatistica” del decreto Caivano lanciata dalle opposizioni, in prima fila il M5stelle, il vicesindaco di Rozzano Maria Laura Guido ha rilanciato la palla nel campo avversario. In un video pubblicato sul sito ufficiale del Comune “ha spiegato lo stato dei lavori sul Piano Straordinario del Decreto Caivano-bis”. In realtà ha spiegato ben poco, rimandando ogni approfondimento a dopo il 31 marzo, dopo l’approvazione dei vari progetti da parte del Consiglio dei ministri.
La Guido, però, si è tolta qualche sassolino dalle scarpe. Ha ricordato infatti come lo scorso gennaio l’amministrazione rozzanese abbia convocato capigruppo di maggioranza e opposizione, associazioni, scuole, parrocchie, protezione civile e Croce rossa, per individuare assieme i progetti utili a trasformare la città.
“Il Decreto Caivano – ha detto – è un provvedimento che consente di utilizzare un modello di investimento per rilanciare le periferie. Le proposte presentate dall’amministrazione comunale al Governo si focalizzano sulla riqualificazione di diverse aree della città e sul potenziamento delle strutture dedicate ai giovani, allo sport e all’inclusione sociale. Sono il frutto di un percorso partecipato che ha coinvolto tutte le realtà cittadine”. Con buona pace di chi dice il contrario.