I presidenti di dodici Commissioni Antimafia della provincia di Milano, in previsione delle prossime elezioni amministrative indette il 3 e 4 ottobre prossimi, propongono un codice etico e chiedono ai candidati e alle candidate di dare un chiaro messaggio agli elettori.
Secondo i promotori dell’iniziativa si tratta di un messaggio “che fa della trasparenza dei finanziamenti elettorali un caposaldo, per consentire ai cittadini di sapere prima di esprimere la propria preferenza quanto un candidato spenderà e soprattutto da chi riceverà i propri finanziamenti”.
Ogni candidato, sempre secondo i presidenti delle commissioni antimafia, dovrebbe prendere “una chiara posizione su alcuni impegni, che partono dalla consapevolezza della pervasiva presenza e della larga diffusione delle organizzazioni mafiose sul territorio milanese e dalla considerazione che un Ente Locale può distinguersi nel contrasto al riciclaggio nel proprio territorio supportando la libera e sana concorrenza tra aziende anche attraverso un efficace contrasto all’evasione fiscale e alla corruzione”.
Tradotto significa che i candidati devono essere consapevoli della presenza e della pericolosità delle organizzazioni criminali sul territorio e quindi, partendo dagli enti locali in cui vengono eletti, si impegnino a contrastarle.
I dodici chiedono la sottoscrizione ”di questi impegni e della carta di Avviso Pubblico sia un momento importante della campagna elettorale. Una testimonianza del proprio contributo al benessere della propria città di cui andare fieri, nel pieno rispetto dell’articolo 54 della nostra Carta Costituzionale”
Il documento è sottoscritto dai presidenti delle Commissioni Antimafia dei Comuni di Arese, di Bollate, di Buccinasco, di Corbetta, di Corsico, di Melegnano, di Milano,di Novate Milanese, di Paderno Dugnano, di Pogliano Milanese, di Rho e di Rozzano
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