Tra le conseguenze legate alle forme più gravi di Covid-19 c’è la stenosi tracheale: un restringimento della trachea dovuto al formarsi di una fibrosi, una specie di cicatrice. Colpisce i pazienti che, a seguito di insufficienza respiratoria, provocata dal Covid o da problemi alle vie aeree, vengono intubati o tracheostomizzati.
L’ aumento degli interventi per risolverla è stato lanciato dall’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, dove da circa un anno è attivo il Tracheal Team: una squadra multidisciplinare costituita da specialisti di chirurgia toracica, otorinolaringoiatria, chirurgia esofagea, radiologia e rianimazione , in grado di gestire a 360 gradi tutte le patologie della trachea, dalle malattie oncologiche a quelle funzionali, come appunto la stenosi tracheale.
“Generalmente questa complicanza – sottolinea Umberto Cariboni, chirurgo toracico di Humanitas – si manifesta in un paziente su mille tra le persone ricoverate in terapia intensiva. Tuttavia da un anno, con l’aumento esponenziale dei pazienti intubati e/o tracheostomizzati a causa del Covid, il numero di casi è cresciuto in maniera visibile”
In un anno, a Rozzano sono stati assistiti 20 pazienti con stenosi tracheale provenienti da vari ospedali e i casi sono in continuo aumento. I sintomi della stenosi tracheale possono somigliare a quelli di alcune malattie respiratorie come l’asma, elemento che si ripercuote sull’immediatezza della diagnosi: “Il paziente purtroppo spesso giunge alla nostra osservazione già in fase avanzata o acuta”, avvisa Giuseppe Mercante, otorinolaringoiatra del centro clinico rozzanese.
Salve scrivo per mia moglie è stata opereta con laser 7 volte all ospedale di Berna clinica universitaria in Svizzera ma dopo 3 mesi il problema torna .
domandavo cè qualche novità in merito in Italia per la Stenosi tracheale non ce la facciamo piu
cordiali saluti Claudio