lunedì, Ottobre 14, 2024
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Corsico, retromarcia di sindaco e giunta sul mega data center da costruire vicino alla Tangenziale ovest

Il parere negativo è arrivato ieri sera durante una riunione della Commissione urbanistica. Si cercano altre soluzioni

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Nell’immagine, l’area dove si proponeva di costruire il mega data center e, nel riquadro, il sindaco di Corsico, Ventura

Ieri sera si è riunita la commissione urbanistica del Comune di Corsico, riunione richiesta dalle opposizioni di centro destra per esaminare il tema “data center” che sarebbe dovuto nascere su un’area da 105mila metri quadrati di terreni agricoli situati nei pressi dell’uscita della Vecchia Vigevanese della Tangenziale ovest. Tra titubanze e imbarazzi, sembra chiaro che sia in atto un’inversione a U delle scelte dell’amministrazione che governa la città.

L’alternativa

La riunione si è aperta con l’esposizione del progetto da parte del responsabile tecnico comunale che ha riassunto il tema indicando come sia stata avanzata una richiesta nel luglio 2023 a cui sono seguite due integrazioni. L’area interessata è a destinazione agricola e dopo alcuni incontri con l’operatore, secondo il tecnico, si è avviata una verifica delle eventuali aree o siti presenti a Corsico a destinazione produttiva. La possibilità che il data center possa essere realizzato in aree già urbanizzate esisterebbe. Così, i tecnici avrebbero invitato l’operatore a prendere in considerazione questa soluzione, visto che la richiesta presentata era “esplorativa” e non ancora formale.

I “rumors”

Il sindaco, da parte sua, ha precisato che, a seguito di questa verifica, l’amministrazione ha dato parere negativo all’insediamento sull’area adiacente la Tangenziale. Secondo “rumors” che circolano in via Roma e dintorni, Ventura e l’intero Pd erano invece decisi ad andare avanti con la collocazione iniziale (il comune avrebbe incassato più di una decina di milioni di euro di oneri di urbanizzazione).

Coscienza ambientale

La marcia indietro sarebbe arrivata dopo la presa di posizione del M5stelle (il suo rappresentante in Consiglio Comunale ha giustificato il suo ingresso in maggioranza per darle “una maggiore coscienza ambientale”) e di alcuni membri della lista civica (assessore Magnoni e dintorni). Vistosi spiazzato, Ventura avrebbe scatenato i suoi tecnici alla ricerca di una soluzione che salvasse capra e cavoli (e soprattutto faccia, sottolinea qualcuno). Fantapolitica? Forse. L’appunto merita di essere pubblicato per dovere di cronaca.

Nessun pregiudizio

Tornando alla riunione della commissione, i consiglieri di opposizione, Errante e Saccinto, hanno sottolineato come sia stato necessario richiedere la convocazione della commissione urbanistica per affrontare l’argomento in termini politici, mentre sarebbe stato corretto che l’iniziativa fosse presa dallo stesso sindaco. La posizione del centro-destra resta soft. Continua a richiedere un maggior coinvolgimento “in quanto non ci sono pregiudizi, anzi esiste la possibilità di dare un contributo costruttivo anche dalla opposizione”.

Ramponi che rompone!

L’intervento del consigliere Ramponi, ex capogruppo del Pd, ora esponente del Centro-Democratico, ha invece innescato qualche polemica. Ramponi ha ricordato che il Pd ad ottobre aveva deciso di dare un sostanziale parere favorevole al progetto, mentre ieri sera il sindaco si è espresso negativamente. Inoltre ha chiesto ragione di quanto dichiarato sui social dallo stesso sindaco: “la variante andrà esaminata con cura in quanto garantisce introiti al Comune di 10 milioni di euro , oltre agli oneri di legge, e crea occupazione”. Ha quindi chiesto di ridiscutere la questione, non essendo pregiudizialmente contrario. Ventura si è limitato a ribadire il parere negativo della amministrazione.

La variante al pgt

Nella stessa riunione si è discusso della variante generale al Pgt . L’architetto del Comune ha esposto lo stato dei lavori e le tempistiche, annunciando che è stata avviata una fase di ascolto delle associazioni, oltre che degli enti preposti. Accogliendo la richiesta dell’opposizione, il sindaco ha proposto di riunire nuovamente la commissione quando saranno disponibili le osservazioni ricevute da residenti e associazioni.

Fantapolitica?

La sintesi politica della serata punta decisamente a quanto affermato dal consigliere Vitali, 5 stelle, nella ultima riunione del Consiglio comunale. Sulla vicenda Burgo, Vitali ha rivendicato una “diversa sensibilità ambientale” che la sua componente avrebbe apportato alla maggioranza, evidentemente meno sensibile del proprio gruppo in tema di difesa del verde. Non appare azzardato pensare quindi che il cambiamento di rotta del Pd sul data center non sia spontaneo. Forse dietro motivazioni tecniche si cerca di nascondere il boccone amaro che il maggior partito della coalizione ha dovuto ingoiare. Fantapolitica? Lo ribadiamo, di questo si discute negli ambienti politici e questo pubblichiamo.

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