mercoledì - 1 Maggio 2024
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Corsico istituisce la Polizia di prossimità: agenti fuori dagli uffici, al fianco dei cittadini

L’annuncio è arrivato qualche ora fa, anche se sulla sua reale applicazione sono nate più di qualche perplessità

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Ha sollevato qualche perplessità, l’annuncio diffuso qualche ora fa sulla istituzione a Corsico della Polizia di prossimità. Che cosa significa “Polizia di prossimità”? E’ un progetto mutuato dalla Polizia di Stato “per rispondere in modo appropriato e concreto alla domanda di sicurezza dei cittadini” che prevede tra mille altre cose, anche il servizio denunce a domicilio per anziani e portatori di handicap, l’Ufficio Minori, il progetto “parchi sicuri”.

Le origini

Le origini del concetto di “Polizia di prossimità” si rifanno alla “Polizia di comunità” del secolo scorso. Generalmente s’intende un servizio di polizia caratterizzato da presenza capillare delle forze dell’ordine sul territorio, organizzato in modo da avvicinarle alla comunità di riferimento. Le perplessità sull’annuncio, nascono dal fatto che sino a pochi mesi fa l’organico della polizia locale corsichese era insufficiente per garantire una reale presenza su tutto il territorio comunale.

Con quali numeri?

Vero è che nelle ultime settimane sono diventati operativi nuovi agenti, ma che ci siano i numeri sufficienti per svolgere questo tipo di servizio, è tutto da dimostrare. Intanto, in attesa della verifica della loro reale presenza bisogna prendere atto dell’annuncio sperando che non sia una mera intenzione.

Sentire la presenza

«La “polizia di prossimità” – recita il comunicato che ne annuncia l’istituzione – è un
servizio svolto dagli agenti del comando di Polizia locale: un modo per far sentire la
propria presenza ai cittadini, mentre si presidia il territorio. Un progetto apprezzato
dagli abitanti (come fa ad essere già apprezzato se è stato appena istituito?) che possono rivolgersi direttamente agli agenti quando li incontrano».

Avvicinare le persone

«In questo modo, – continua il documento riportando una dichiarazione dell’assessore Stefano Salcuni – si dimostra “la presenza capillare della Polizia locale su tutto il territorio e si avvicinano le persone per conoscerne direttamente i bisogni, le necessità, ma anche raccogliere le segnalazioni».

Un libro dei sogni?

Quello che appare a molti un libro dei sogni continua: «Un modo per essere sempre presenti e parlare con i cittadini, mentre si sorveglia la città”. Non solo: i servizi di “polizia di prossimità” includono anche le attività a sostegno delle fragilità, i controlli su situazioni critiche o su cui sono necessari accertamenti. Per esempio, in caso di segnalazioni su minori che non frequentano la scuola da troppi giorni e senza giustificazioni, la pl si attiva, in sinergia con i servizi sociali, per un controllo in famiglia, per appurare che il minore stia bene».

Incontri ravvicinati con gli anziani

«Tante (come si fa a sapere se sono tante? forse sarebbe stato meglio scrivere “si prevede arrivino o chissà cos’altro ndr) anche le richieste da parte degli anziani che incontrando gli agenti per strada possono fermarli e rivolgere loro le proprie necessità, senza doversi recare al Comando di via Caboto.

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