sabato - 4 Maggio 2024
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Coronavirus: ancora un morto a Rozzano, Buccinasco piange la prima vittima

Il sindaco buccinaschese ha invocato il coprifuoco per costringere i residenti della città che amministra a rimanere a casa

La cronaca è dura e ha la freddezza dei numeri. Rozzano registra ancora un morto da Coronavirus. Ormai sono sei. È la cifra più alte tra i comuni del Sud ovest milanese. Probabilmente il dato dipende dal numero degli abitanti (42mila secondo gli ultimi rilevamenti) e dalle condizioni sociali. In città aumentano anche i contagi: hanno raggiunto quota 28.

Il coprifuoco

Anche Buccinasco piange la prima vittima. Si tratta di un uomo ricoverato una ventina di giorni fa che non ce l’ha fatta a superare l’ultima crisi respiratoria che lo ha colpito. Lo ha annunciato questa mattina il sindaco che addirittura ha invocato il coprifuoco per costringere i residenti della città che amministra a rimanere a casa. In aumento anche i contagiati in quarantena.

Trezzano a quota 10

Sarebbero centinaia gli abitanti di Buccinasco a non rispettare le regole anticoronavirus. A Trezzano, i contagiati sono 10. Sull’esigenza di rimanere a casa, altrimenti il numero dei  malati sarebbe esploso a livelli inauditi, è stato pubblicato uno studio cui ha partecipato un ricercatore dell’Humanitas di Rozzano. Quali sono le conclusioni della ricerca? Se non fossero state prese le misure  di contenimento del virus, le restrizioni alla mobilità e la chiusura di scuole, negozi e attività culturali, al 20 marzo si rischiava di arrivare in Lombardia a 14.542 malati gravi da ricoverare in terapia intensiva e al collasso del sistema ospedaliero.

Lo strano caso del paziente 1

Un’altra notizia che lascia perplessi arriva da Cesano. Il paziente 1, il manager della multinazionale di Cesano Boscone ricoverato a Torino dichiarato guarito nei giorni scorsi, è risultato ancora positivo all’ultimo tampone e per questo dovrà sottoporsi ad altri tamponi prima di tornare alla vita di prima insieme alla famiglia. I sanitari dell’Amedeo di Savoia che lo hanno avuto in cura fanno, però, sapere che molte infezioni virali hanno questo comportamento, che si tratta di un fenomeno biologico non inconsueto e che il paziente resta, comunque, guarito.

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