venerdì - 26 Aprile 2024
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Concorsi universitari truccati, indagato anche l’infettivologo Massimo Galli

L’indagine ha preso il via nel marzo del 2018 e verte su una serie di irregolarità nella gestione delle assunzioni di alcuni medici

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Nella foto Massimo Galli, che oltre ad essere direttore del reparto di Malattie infettive all’Ospedale Sacco, è anche professore del dipartimento di scienze biomediche e cliniche dell’università degli studi di Milano

Questa mattina, i Carabinieri del Nas di Milano hanno denunciato a piede libero 33 persone, tra cui 24 docenti universitari di importanti Atenei delle province di Milano, Pavia, Torino, Roma e Palermo. Sarebbero tutti coinvolti in un’inchiesta che ha preso il nome di “Laurus” ovvero “alloro” che cinge le teste dei neolaureati.

L’indagine ha preso il via nel marzo del 2018 e verte su una serie di irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso alla facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’università Statale di Milano e nelle assunzioni di alcuni medici. Tra gli indagati ci sarebbe anche anche l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, diventato, causa pandemia da coronavirus, una star della Tv.

I militari hanno notificato ai destinatari del provvedimento: 4 “richieste di consegna di atti e documenti con eventuale perquisizione in caso di mancata consegna”; 9 “richieste di consegna di atti e documenti”; 9 “decreti di esibizione di documentazione in originale”, comprensivi dell’acquisizione del contenuto delle caselle di posta elettronica di 29 tra mail personali di docenti ed quelle mail da loro utilizzate all’interno degli Atenei.

Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero condizionato le assunzioni negli enti pubblici di docenti ordinari ed associati – ma anche di assistenti e dirigenti ospedalieri – secondo criteri non meritocratici. L’obiettivo era favorire alcuni candidati tramite la preventiva “profilazione” dei bandi di concorso sul prescelto, obiettivo raggiungibile anche grazie “alla puntuale scelta di compiacenti membri delle commissioni concorsuali”.

L’indagine è ancora allo stato preliminare. I magistrati che se ne occupano hanno contestato agli indagati i reati pesantissimi, a partire da associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, “turbata libertà degli incanti”, “Falsità materiale commesso dal pubblico ufficiale”.

Galli, che oltre ad essere direttore del reparto di Malattie infettive all’Ospedale Sacco, è anche professore del dipartimento di scienze biomediche e cliniche dell’università degli studi di Milano. Secondo le ipotesi di indagine avrebbe fatto pressioni, d’accordo con Alessandro Visconti, direttore generale della Asst Fatebenefratelli-Sacco per far assumere a tempo determinato “quattro dirigenti biologi” tra cui due due candidate che gli stavano particolarmente a cuore. Contro questa scelta si era schierata Maria Rita Gismondo, virologa, collega di Galli all’interno del Sacco.

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