giovedì - 28 Marzo 2024
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Civica scuola di musica di Corsico: è una vergogna che a una settimana dalla fine delle lezioni, non sappiamo quale sia il nostro futuro

Parla la direttrice Lorena Portaluppi: “Ci sentiamo offesi da questa «non considerazione» della nostra attività lavorativa. In ballo l’attività di 40 docenti e 400 allievi

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Nella foto, una lezione all’interno della scuola civica di musica Pozzi di Corsico

Quella della Civica scuola di musica Antonia Pozzi di Corsico è una vicenda che ha degli aspetti paradossali. Aspetti che sollevano molti dubbi sulle intenzioni dell’amministrazione pubblica su una realtà che ha fatto la storia della cultura corsichese. In sostanza: a una settimana dalla fine delle lezioni, l’intero corpo docente (40 tra professori e collaboratori, e 400 (dicasi quattrocento) allievi non conoscono quale sia il loro futuro”. Avranno ancora un lavoro? Potranno ancora frequentare i corsi?

Il bando fantasma

Il motivo? Un bando che, a un anno dalla sua scadenza naturale, non è stato ancora pubblicato e la possibilità che la gestione della struttura possa venire affidata a un’altra organizzazione. pocketnews.it ne ha parlato con Lorena Portaluppi, direttrice didattica dell’istituzione musicale. Quel che emerge dalla chiacchierata è sconcertante. La scuola negli ultimi anni è stata gestita dalla cooperativa “Musica e Muse” costituita da docenti di lungo corso della stessa scuola che hanno garantito continuità didattica, alta professionalità, diffusione di cultura musicale, con principi didattici consolidati.

Radicamento sul territorio

Il corollario di questo quadro è il forte radicamento sul territorio con l’organizzazione di una media che va dai 20 ai 50 eventi all’anno, cui hanno partecipato migliaia di residenti. È stato l’intero staff e i docenti storici che, dopo la privatizzazione dell’istituto nel 2016, hanno fatto crescere la scuola facendola diventare un fiore all’occhiello dell’intera comunità.

In regime di proroga

Orbene, il bando che ne assegnava alla coop “Musica e Muse” la gestione è scaduto nel giugno del 2022 e per un intero anno tutti hanno lavorato in regime di proroga. Sarebbe stato necessario pubblicarne uno nuovo per capire quale soluzione adottare. Invece, a una settimana dalla fine delle lezioni, i contenuti del bando non ci sono e nessuno sa come e dove rivolgersi per sollecitare una soluzione. Eppure di medaglie, la scuola ne ha ricevute molte, anche nazionali e internazionali. Il coro Coro Femminile Incanto, scelto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha partecipato alle cerimonie conclusive dell’Expo 2015.

Concerto finale

Non solo. Decine di allievi della scuola sono diventati professionisti e sono stati assunti in orchestre importanti che si esibiscono nei migliori teatri d’Italia. Il prossimo evento è previsto sabato 27 maggio, quando gli allievi eseguiranno il loro “Concerto finale” all’interno della sala Puccini del conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Ci sentiamo offesi

Dice Lorena Portaluppi: “Ci sentiamo offesi da questa «non considerazione» della nostra attività lavorativa. Vogliamo semplicemente essere messi in condizione di gareggiare in tempi compatibili con quelli scolastici”. Ed invece. A una settimana dalla chiusura dei battenti, non si conoscono le caratteristiche del bando. “Noi – continua la direttrice – abbiamo il dovere etico ed educativo di dire ad allievi e docenti cosa accade. Abbiamo in carico ragazzi che non sanno dove andranno. È inconcepibile, a questo punto dell’anno scolastico. Il comportamento dell’amministrazione comunale nei confronti di allievi e insegnanti è vergognoso: molti di noi non sanno se dal 1 giugno avranno ancora un lavoro”.

Il “dialogo competitivo”

La questione nasce dalla decisione di chi governa Corsico di procedere per la nuova assegnazione della gestione della scuola alla formula “dialogo competitivo”. È una procedura, recitano i tomi della burocrazia “di scelta del contraente e di affidamento del contratto pubblico nella quale la stazione appaltante (cioè il comune ndr) avvia un dialogo con gli operatori economici per elaborare una o più soluzioni che soddisfino le necessità della stazione appaltante e sulla base delle quali i candidati selezionati sono invitati a presentare le offerte”.

Nessun grazie

Il problema è che gli incontri ci sono stati. Non solo con la cooperativa “Musica e Muse” ma anche con un gruppo che arriva da Verona. Il bello è che dopo gli incontri, da marzo scorso, sulla vicenda è calato il silenzio. Nessuna indicazione su quali contenuti dovrebbero essere soddisfatti per poter ricevere l’incarico, nessun segnale che la questione stia per essere affrontata. “Nessuno – conclude Lorena Portaluppi – ci ha mai detto grazie, nemmeno per aver realizzato a spese nostre un Auditorium all’interno della scuola affidataci. Non hanno detto grazie, ma almeno un trattamento corretto ce lo saremmo aspettato”. Invece, dietro la facciata, il nulla.

 

3 Commenti

  1. questa indifferenza lascia sbigottimento,delusione,e un punto di domanda enorme.Io sono una semplice cittadina che ama la musica e il canto,sono arrivata alla terza età e sentire questa pacifica pretesa,e non avere risposta mi gela il cuore

  2. per me che la musica è essenziale, questa indifferenza riguardo il futuro di questa meravigliosa scuola, mi lascia inebetita.
    la musica fa parte della cultura, in particolare la classica, e ignorarla significa non riconoscerne l’importanza.

  3. E semplicemente vergognoso , sono professionisti che danno molto alla comunita con le loro competenze , non tenerli in considerazione e una grave mancanza di rispetto ????

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