
Un’ora e mezzo di duro confronto sul blocco del traffico causato dai lavori in piazza del Ponte sulla struttura di attraversamento del Naviglio e sul calvario che da lunedì devono affrontare gli automobilisti in entrata e in uscita da Corsico. I primi due giorni sono stati un delirio. Adesso si sta cercando di correre ai ripari. Affannosamente. Un incontro richiesto dall’ex sindaco Filippo Errante al quale ha partecipato il sindaco Stefano Ventura. Assente (ingiustificato?) l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Magnoni.
Che cosa è emerso? Il primo dato è che chi ha deciso (i tecnici? i politici?) l’apertura contemporanea di due cantieri nella stessa area (uno del Gruppo Cap, uno dell’azienda che su occupa della ristrutturazione del ponte di via Liberazione) non si aspettava quel che è accaduto: la paralisi completa del traffico con tempi di percorrenza biblici. Si è trattato quindi di una programmazione sbagliata da cui, però, non c’è alcuna possibilità di tornare in dietro. I cantieri sono aperti e aperti rimarranno.
Sin da ieri pomeriggio sono stati messi in campo alcuni palliativi, ovvero due pattuglie di vigili urbani che deviano il traffico proveniente da Gaggiano, Trezzano e dalla Tangenziale ovest sulla Vecchia Vigevanese, su viale Resistenza, via Galilei. Traffico che poi, superato il Parco Verdi, attraversa Buccinasco per finire in via Lodovico il Moro, a Milano. Nella direzione opposta, una terza pattuglia di vigili devia il traffico proveniente da Milano in via 2 Giugno, passa davanti all’Esselunga di Buccinasco e fa il percorso inverso verso la Vecchia Vigevanese.
Questa soluzione ha, però, spostato il caos da piazza del Ponte alle vie che attraversano la città, scaricando parte degli effetti su Buccinasco, che non è molto contenta di questa invasione di auto e tir. Un’invasione che potrebbe durare più di tre mesi, come previsto dal piano lavori. Forse quattro, se va bene. E a proposito di tir, a Ventura è stato proposto di impedirne il transito negli orari di punta.
All’incontro era presente anche l’ex assessore Antonio Saccinto che, oltra a sottolineare l’assoluta mancanza di comunicazione, ha parlato di un vero e proprio flop, mettendo sul banco degli accusati la decisione di accorpare i due cantieri e aprirli nello stesso periodo. Se la tempistica fosse stata differenziata, una corsia srebbe rimasta libera. Due i quesiti sollevati dall’ex sindaco Errante: i lavori certamente andavano e vanno fatti, ma non si potevano programmare in giugno, dopo la chiusura delle scuole? E poi: “Vista la carenza di personale, se le pattuglie della polizia locale, per intere giornate, saranno impegnate nei prossimi mesi e deviare il traffico, cosa accadrà se dovesse verificarsi un incidente o una grave emergenza? Domande che non hanno ottenuto risposta immediata, ma solo un generico: “ci penseremo”.
In un post pubblicato sul sito ufficiale del Comune si sottolinea che “Gli interventi di riqualificazione in piazza al Ponte hanno reso necessaria, in base al parere tecnico, la chiusura di parte della via, con doverose modifiche alla viabilità. La chiusura di un tratto che rappresenta un nodo importante per il traffico veicolare comporta inevitabilmente disagi per la circolazione. Il Comune, in accordo con Cap Holding che sta eseguendo i lavori, sta cercando di limitare il più possibile le criticità che si verificano lungo la strada”.
vorrei inoltre fare presente che i residenti in Via Cavour non hanno alternative per entrare in area pedonale in auto se non passando dalla strada lungo il Naviglio, già sufficientemente congestionata in tempi “normali”… Magari per loro si potrebbe pensare ad un’alternativa duratura?