Una sentenza destinata a fare giurisprudenza perché stabilisce regole chiare per l’installazione di sistemi che fotografano i trasgressori dei limiti di velocità imposti in molti comuni. È quella emessa nei giorni scorsi dalla Corte di Cassazione in merito al ricorso di un automobilista di Bresso al quale avevano notificato una multa per eccesso di velocità. L’uomo non si è perso d’animo e, nonostante il suo ricorso sia stato più volte rigettato dal Tribunale di primo e secondo grado, si è rivolto ai giudici togati per ottenere giustizia.
Almeno due corsie di marcia
I magistrati romani gli hanno dato definitivamente ragione facendo riferimento all’articolo 2 del Codice della strada, che alla lettera c del comma 3 stabilisce che la strada urbana a scorrimento veloce “è caratterizzata dall’avere carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia e un’eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici”. Era stata la stessa Cassazione a stabilire nel 2019 che gli autovelox automatici (quindi senza l’obbligo di fermare subito l’auto da multare) possono essere installati “soltanto lungo le strade urbane a scorrimento veloce”.
Via della Costituzione e via Vigevanese
Le strade di Buccinasco dove sono installate gli autovelox possono essere considerate a “scorrimento veloce”? Rispettano le regole della circolazione stradale? È quello che ha chiesto con una interrogazione urgente, Manuel Imberti, avvocato, capogruppo della Lega in consiglio comunale. La premessa dell’interrogaziome parte da un assunto: a Buccinasco sono installate apparecchiature automatiche per il rilevamento della velocità senza obbligo di fermo immediato del conducente, in particolare in via della Costituzione e in via Vigevanese.
Scorrimento veloce
Visto che per la definizione di carreggiata si intende “l’intera sezione stradale percorribile dagli autoveicoli anche in opposte direzioni se la strada è a doppio senso” e che le strade prese ad esempio non hanno le caratteristiche minime per essere definite “a scorrimento veloce”, Imberti ha chiesto ufficialmente all’amministrazione comunale se quelli installati a Buccinasco sono autovelox conformi oppure sono in contrasto con le norme in vigore e soprattutto con la recente sentenza della Corte di Cassazione.
Verbali da annullare
Di conseguenza, la domanda è: via Costituzione e via Vigevanese sono strade a scorrimento veloce? Se sì, è tutto ok. Se sono costituite solo da due carreggiate separate in alcuni tratti da doppia linea continua e, considerato che “una doppia linea continua non potrebbe mai separare due carreggiate”, ne consegue che i rilevatori di velocità su quelle strade non ci potrebbero stare. Conclusione? Verbali da annullare.
Comuni d’Italia
Se così fosse si aprirebbe un bel fronte, con le centinaia di automobilisti che busserebbero alle porte del Comune per chiedere il rimborso delle multe pagate. L’affaire poi si allargherebbe anche a tutti gli altri comuni della zona (Corsico, Trezzano, Cesano boscone, Assago, Cusago, Rozzano etc etc) e dell’Italia che non abbiano rispettato i parametri previsti dale norme della circolazione stradale, ribadite dalla Cassazione. Un bel salasso per le casse di molte amministrazioni locali che hanno fatto delle multe una fonte alternativa per far quadrare i propri conti
