A conclusione della campagna antibracconaggio 2022, i carabinieri della Forestale hanno fermato sul territorio del comune di Trezzano, un bracconiere. All’interno di un furgone su cui viaggiava, sono stati trovati 124 esemplari vivi di uccelli autoctoni, tutti privi di anello e, probabilmente, di origine selvatica. La perquisizione domiciliare ha permesso di ritrovare una serie di attrezzi di cattura illegali.
Origine selvatica
In totale sono stati rinvenuti e sequestrati 142 uccelli passeriformi, tutti senza anello identificativo. Si tratta di 104 cardellini, 25 verzellini e 6 fanelli, specie particolarmente protette in quanto tutelate anche dalla Convenzione di Berna, e di 7 verdoni, esemplari tutelati dalla normativa nazionale. Tutti gli esemplari sequestrati sono stati affidati in custodia al Centro Recupero Animali Selvatici di Vanzago (MI), per la loro reintroduzione in natura una volta curati ed accertata la loro attitudine alla vita selvatica.
Reti sequestrate
Inoltre, sono state sequestrate anche 14 reti da uccellagione, 14 tagliole, 28 archetti e 2 richiami elettroacustici, tutti strumenti il cui uso è vietato dalla legge, utilizzati per la cattura degli esemplari. L’uomo fermato, un italiano residente nell’area metropolitana di Milano, è stato denunciata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Milano per furto aggravato (furto venatorio) e detenzione illecita di specie tutelate dalle leggi nazionali.
Le altre operazioni
Si tratta del terzo intervento di contrasto alla cattura illegale di avifauna operato nel corso della passata stagione venatoria nell’area metropolitana di Milano. In luglio erano già stati sequestrati 41 passeriformi e 10 gabbie di cattura durante una triplice perquisizione effettuata a carico di tre persone, residenti nei comuni di Magnago (Mi), Legnano (Mi) e Vanzaghello (Mi). Nel mese di ottobre un’altra persona, residente a Nerviano (Mi), era stata denunciata per furto venatorio e gli erano stati sequestrati 41 passeriformi oltre a 4 reti da uccellagione, unitamente a 22 testuggini di terra detenute illegalmente.
Il mercato nero
Purtroppo, anche nell’area metropolitana di Milano si commettono molti reati contro la fauna nazionale. I passeriformi canori, sul mercato nero, hanno un grosso valore, possono arrivare a costare anche alcune centinaia di euro. Per questa ragione la cattura illegale è ancora assai diffusa su tutto il territorio nazionale. E gli unici a combatterla sono i carabinieri della forestale.