Questa mattina, alle 11, la corte della quinta sezione penale d’appello del tribunale di Milano ha assolto Marigled Memushi per “non aver commesso il fatto”. Memushi era stato accusato, e condannato nel processo di primo grado, di essere l’uomo che avrebbe aiutato Salvatore Furci, ex comandante della polizia locale di Trezzano sul Naviglio, a “inguaiare” il comandante della polizia locale di Corbetta (Mi) Lia Vismara, mettendogli circa un grammo e mezzo di cocaina nell’auto e poi segnalando ai carabinieri un “acquisto” da parte della comandante stessa.
Sentenza ribaltata
Oggi la corte di Appello ha ribaltato la sentenza e lo ha assolto per non aver commesso il fatto. Questa decisione capovolge nuovamente le carte di una delle storie di cronaca più ingarbugliate della provincia milanese degli ultimi anni. Se sono cadute le accuse nei confronti di Memushi cadranno anche quelle nei confronti di Salvatore Furci? Interpellato da pocketnews.it, Furci ha detto di non avere dichiarazioni in merito ma di essere contento dell’assoluzione di Memushi, e che si batterà sempre per fare riconoscere la sua innocenza e che ha fiducia che giustizia ristabilirà la verità.
Ogni ragionevole dubbio
Ciò che ha convinto la corte d’appello a ribaltare la sentenza di primo grado è la mancanza di prove processuali, al di là di ogni ragionevole dubbio, sull’atto che costituirebbe il reato, cioè l’aver depositato gli involucri di droga nell’auto della comandante della polizia locale di Corbetta