
Pistole, incendi e una fuga ad alta tensione. È il bilancio dell’assalto messo in atto questa mattina all’alba da un commando armato, composto da almeno sei persone, che ha preso di mira un centro logistico nel comune di Lacchiarella, a sud di Milano. Il blitz è scattato intorno alle 3.20 in via Cascina Nuova, all’interno del Milano Logistic Center, dove il gruppo ha fatto irruzione puntando direttamente a un deposito di camion.
L’azione è stata pianificata nei minimi dettagli: per ostacolare l’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi, i malviventi hanno incendiato alcuni mezzi pesanti e cosparso l’asfalto con chiodi e strisce chiodate, bloccando le vie d’accesso alla zona. All’interno della struttura, i primi a reagire sono stati gli addetti alla sicurezza, con cui i rapinatori hanno avuto un violento scontro. Secondo quanto ricostruito, uno dei vigilanti è stato disarmato, mentre un altro ha risposto al fuoco. Una sparatoria è scoppiata tra le guardie e i rapinatori, creando momenti di grande pericolo anche per chi si trovava nei paraggi.
Immediato l’intervento dei carabinieri, che si sono trovati a fronteggiare il commando ancora presente sul posto. Dopo il conflitto a fuoco, i rapinatori sono riusciti a fuggire a bordo di alcune auto, portando con sé almeno due autocarri carichi di merce, la cui natura è ancora al vaglio degli inquirenti. Sul luogo dell’assalto sono arrivate due ambulanze e un’auto medica: quattro persone sono rimaste ferite, fortunatamente in modo non grave. I soccorritori del 118 hanno prestato le prime cure direttamente sul posto.
Le indagini, affidate ai carabinieri, sono in pieno svolgimento. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nel centro logistico e nelle zone limitrofe, nella speranza di risalire all’identità del gruppo. L’assalto di Lacchiarella ricorda da vicino un altro colpo, messo a segno il 9 aprile scorso a San Giuliano Milanese. Anche in quel caso, un gruppo numeroso di rapinatori – almeno otto – aveva agito con modalità simili: strade bloccate da auto rubate, incendi e un’irruzione violenta in un’azienda logistica specializzata in prodotti tecnologici. Anche allora l’intervento della vigilanza e l’esplosione di alcuni colpi di pistola costrinsero i banditi alla fuga.
Gli investigatori non escludono, a questo punto, che dietro ai due episodi possa esserci la stessa banda, capace di organizzare azioni militari con tempistiche e tattiche da commando. Le autorità proseguono le ricerche e non escludono ulteriori sviluppi nelle prossime ore.