È una storia che scuote il Comune di Assago tutte le volte che se ne parla quella della cosiddetta “truffa dei parcheggi”, un raggiro milionario che per anni ha sottratto risorse pubbliche alla città. Con la sentenza del 15 aprile scorso, il Tribunale di Milano ha condannato due uomini, padre e figlio, per truffa ai danni dell’Ente locale nell’ambito della gestione delle aree di sosta in zona Mediolanum Forum. Una vicenda che, secondo la Lista Civica Aria Nuova per Assago di Ermanno Zanella, avrebbe provocato un danno economico stimato in oltre 510mila euro – ma che potrebbe essere ancora più ampio.
Cinque anni di truffa, ticket falsi e incassi spariti
Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Milano, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e avviate nel luglio 2022, i due imputati – titolari di affidamenti diretti per la gestione dei parcheggi – avrebbero messo in piedi un meccanismo fraudolento duratovdal 2018 al 2023.vUtilizzavano ricevute contraffatte con il logo del Comune e POS
intestati a conti privati, sottraendo alle casse comunali una parte rilevante degli incassi dei parcheggi in occasione di eventi al Forum. Inoltre, durante i grandi afflussi di pubblico, deviavano gli automobilisti verso parcheggi privati da loro gestiti, in concorrenza sleale con l’Ente pubblico.
Carabinieri in municipio
Il trucco è andato avanti per anni, fino a quando – nell’ottobre 2023 – i Carabinieri sono entrati in Municipio per effettuare il sequestro di documenti e file informatici. I due truffatori sono stati sottoposti a misura cautelare dell’obbligo di firma, mentre il Gip ha disposto il sequestro di 62.660 euro, somma considerata profitto illecito dimostrabile nel breve periodo oggetto di indagine.
Sette indagati
Nel registro degli indagati erano finiti in tutto sette nomi. Indagate anche due tipografie che avrebbero prodotto i tagliandi falsi. All’epoca dei fatti, l’allora sindaca Lara Carano dichiarò di non essere a conoscenza dell’inchiesta. Il Comune si era poi costituito parte civile nel processo perché riconosciuto come parte lesa.
La politica chiede chiarezza
Ora che il processo si è concluso con la condanna, la lista civica Aria Nuova per Assago, guidata da Ermanno Zanella, torna alla carica. “La truffa si è protratta per almeno cinque anni, con perdite economiche gravi per la collettività – spiega –. Il Sindaco all’epoca rifiutò di informare il Consiglio comunale, invocando la segretezza del procedimento. E ancor più grave fu la bocciatura della proposta di istituire una commissione d’inchiesta interna”.
Secondo Zanella, non si può archiviare la questione come una semplice vicenda giudiziaria. La sua lista ha quindi presentato una interrogazione consiliare per ottenere risposte sull’ammontare reale del danno economico, anche per gli anni precedenti al 2018; sulle falle nel sistema di controllo che hanno permesso la frode; sulle responsabilità organizzative e politiche; sulle misure adottate per evitare che si ripetano simili episodi.
L’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Graziano Musella, ha dichiarato che “questa vicenda ha accelerato la digitalizzazione dei parcheggi comunali”, per garantire tracciabilità e controllo. Sono previste inoltre rotazioni periodiche dei gestori e ispezioni costanti da parte degli uffici tecnici. “La truffa è stata scoperta solo grazie alle indagini della Procura –
fanno sapere dal Comune –. Il sistema fraudolento era estremamente sofisticato. Ma ora l’Ente potrà tentare di recuperare parte dei fondi sottratti”.
Un campanello d’allarme
La vicenda dei parcheggi del Forum non è solo una questione contabile, ma un campanello d’allarme per tutta la macchina amministrativa. Una gestione opaca, controlli deboli, affidamenti poco trasparenti: tutti elementi che hanno permesso a un piccolo gruppo di soggetti di truffare il Comune, sotto gli occhi di tutti.
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