La carriera del vandalo seriale che assaltava il Centro socio culturale di Trezzano dovrebbe essere finita. Ieri sera i carabinieri della locale stazione hanno sorpreso e arrestato un uomo di 55 anni, senza fissa dimora, che aveva forzato la porta di ingresso della struttura di via Manzoni. È stato preso, come sul dirsi, con le mani dentro la marmellata.
Infatti aveva con sé oggetti utilizzati per lo scasso e della refurtiva, tra cui generi alimentari e bevande che sono stati restituiti alle associazioni che operano nel centro e che già nei mesi scorsi avevano subito danni. Anche su quegli episodi i carabinieri stanno ancora indagando. Ed è probabile che l’autore sia la stessa persona arrestata ieri.
A più riprese, nei mesi scorsi, i responsabili del centro avevano trovato vetrate sfondate, porte divelte, maniglioni antipanico rotti, cacca da voltastomaco. Era già successo per quattro volte. In una, l’autore della bravata aveva lasciato messaggi sulle porte. In uno chiedeva “scusa per il disagio” provocato. In un altro affermava di essere disperato e di aver “bisogno di una casa”. In un altro ancora proclama di “voler bene a tutti”
Il paradosso di questa vicenda è che l’autore era ben noto alle forze dell’ordine, Polizia locale e carabinieri. Si tratta di una specie di clochard che aveva trovato rifugio nel parco. In uno dei primi raid avrebbe fatto sparire circa 500 euro incassati dall’associazione anziani per il tesseramento. Ieri sera è stato colto con le mani nel sacco. In flagranza di reato si dice in gergo giudiziario.
“Ringrazio a nome dell’amministrazione comunale i carabinieri di Trezzano e la Compagnia di Corsico – ha dichiarato il sindaco Fabio Bottero – per aver fermato l’autore del grave atto vandalico che ieri ha di nuovo colpito il nostro Centro Culturale. Come Amministrazione comunale con i nostri Servizi sociali abbiamo più volte tentato di aiutare questo cittadino cui più volte sono stati offerti aiuti e proposte alcune soluzioni abitative”. Tutto inutilmente.
