
La data prescelta è esattamente il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia territori da sempre italiani
Sabato sera, dalle 20 e 30, nel saloncino “La Pianta” di Corsico si parlerà di foibe. L’appuntamento è organizzato nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno del ricordo” che il 10 febbraio di ogni anno, riporta alla memoria la tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, scacciati, nel secondo dopoguerra, dalle milizie titine della Jugoslavia.
Il trattato
La data prescelta è esattamente il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. Trattato che certamente non prevedeva il massacro di molti nostri connazionali. Tra i relatori della serata ci sarà Roberto Menia, firmatario della proposta di legge che ha istituito il “Giorno del ricordo”.
Il pensiero di Ciampi
Il primo anno in cui si celebrò il “Giorno del ricordo” fu il 2005. In un discorso di allora, il presidente Carlo Azeglio Ciampi rivolse il proprio pensiero “a coloro che perirono in condizioni atroci nelle Foibe […] alle sofferenze di quanti si videro costretti ad abbandonare per sempre le loro case in Istria e in Dalmazia”.
Alle nuove generazioni
Lo stesso Ciampi affermò che “Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda nazionale; devono essere radicati nella nostra memoria; ricordati e spiegati alle nuove generazioni. Tanta efferatezza fu la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche e razziste propagate dai regimi dittatoriali responsabili del secondo conflitto mondiale e dei drammi che ne seguirono”. Quella si sabato è una serata riservata a chi non vuole dimenticare .
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