
Era stato ritrovato tre anni fa in uno scantinato della scuola primaria di Trezzano. Restaurato grazie al sostegno di alcuni sponsor è tornato a nuova vita
La sua storia è avvolta nel mistero. Nessuno sa da dove arrivi, né chi lo utilizzato. Si sa solo che è stato ritrovato in modo abbastanza casuale tre anni fa nello scantinato di una scuola. Di origine newyorkesi è stato costruito da una delle più grandi compagnie americane di pianoforte, fondata da John & Charles Fischer a New York nel 1840. I due erano figli del pianista viennese Carl Fischer che fondò una sua compagnia di pianoforti alla fine del 1700 a Napoli, in Italia.
L’appuntamento
Quindi c’è una ricca storia dietro questo strumento, una storia avvolta, appunto nel mistero. Non si sa chi fosse il proprietario, né chi lo utilizzasse. É apparso all’improvviso. L’appuntamento con lui (ci si perdoni il pronome personale) è fissato per sabato 20 gennaio alle 18 al Punto Expo di via Vittorio Veneto a Trezzano. Accompagnerà il concerto “Capolavori del repertorio pianistico” a cura della pianista Sandra Conte. Domenica 21 gennaio alle 16, sempre al Punto Expo, si esibiranno invece in un concerto gli allievi della Scuola Civica di Musica con “Invito alla Danza”.
Nuovo punto di referimento
“La storia di questo pianoforte Fischer del 1920, – ha spiegato l’assessore alla Cultura Valerio Grassi – resta avvolta nel mistero: ritrovato dalla direttrice artistica della Scuola di Musica nella scuola media Gobetti Sandra Conte, ancora oggi non sappiamo perché fosse lì e da dove provenisse. Abbiamo quindi pensato di restituirlo alla collettività e collocarlo al Punto Expo che diventerà così un nuovo punto di riferimento per la musica cameristica e jazz”.
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