Non si chiamava Tai. E non aveva 34 anni. Dopo giorni di indagini, la squadra Mobile di Varese ha identificato il giovane ucciso di botte, ritrovato sulla statale 336 della Malpensa la mattina del 7 maggio a Lonate Pozzolo. Si tratta di un ragazzo di 22 anni di cui sono state rese note le iniziali, Z. A., cittadino marocchino, in Italia senza fissa dimora, con ultimo domicilio nella zona di Rozzano.
Lunedì notizie di agenzia riportavano che il cadavere fosse di una persona di 34 anni soprannominata «Tai», ucciso, come risulta dall’autopsia effettuata nei giorni scorsi e per alcuni giorni privo di identità. È morto di morte violenta causata con un oggetto, un bastone o una mazza da baseball, che ha prodotto un fortissimo trauma cranico e facciale al ragazzo. L’omicidio, secondo gli inquirenti sarebbe avvenuto in un posto diverso da quello in cui è stato trovato il cadavere.
Le difficoltà nel dargli un nome e un cognome, avevano spinto la Procura di Busto Arsizio alla pubblicazione di alcune foto dei suoi tatuaggi. Particolari che sono stati utili per il padre del giovane, arrivato nei giorni scorsi dal Marocco alla ricerca del figlio di cui non aveva più notizie. L’uomo si era rivolto ai carabinieri di Corsico (Leggi qui).
Dopo gli esami autoptici, la salma verrà consegnata ai parenti. Intanto le indagini per individuare il suo assassino o i suoi assassini continuano Gli agenti della squadra Mobile di Varese stanno indagando in tutte le direzioni. Si va dal regolamento di conti negli ambienti di spaccio, particolarmente fiorente nella zona, a un litigio finito male.
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