Con la sentenza del 15 aprile scorso, il Tribunale di Milano ha condannato due uomini, padre e figlio, per truffa ai danni di Assago nell’ambito della gestione delle aree di sosta in zona Mediolanum Forum. Nei giorni scorsi, Ermanno Zanella, capogruppo della lista civica “Aria Nuova per Assago” aveva lanciato un durissimo attacco contro Musella e gli amministratori comunali, accusandoli di scarsa trasparenza per non aver reso pubbliche alcune risultanze del processo e non aver voluto istituire una commissione d’inchiesta per indagare sulla vicenda. Oggi è arrivata la replica della giunta, mentre l’ufficio legale del comune starebbe preparando alcune querele.
Ecco le precisazioni arrivate dal Comune: “Il processo penale, ovviamente coperto da segreto istruttorio, nel quale l’Amministrazione Comunale si è costituita parte civile, si è concluso con la condanna degli artefici della “truffa dei parcheggi”, il raggiro messo in atto ai danni del Comune di Assago dai concessionari dei parcheggi pubblici in zona Forum e, nella sua conclusione, ha permesso all’Amministrazione di rientrare dei mancati introiti che, con l’imbroglio, i parcheggiatori avevano introitato direttamente mediante l’utilizzo di ricevute contraffatte e stampate in autonomia”.
“Un processo macchinoso che l’amministrazione non avrebbe potuto scoprire senza l’indagine della Procura che è riuscita a risalire alla tipografia clandestina e alle ricevute contraffatte. Questa disavventura ha accelerato il processo di automazione delle aree a parcheggio che, sgraveranno i passaggi permetteranno direttamente all’ente di verificare le entrate in modo tempestivo e preciso”.
“In attesa che questo procedimento sia effettuato, per ridurre ulteriormente ogni rischio, sono effettuati degli affidamenti trimestrali con continue rotazioni dei gestori e naturalmente sono sempre attivi i controlli manuali e contabili effettuati dagli uffici preposti. Questa amministrazione ha sempre collaborato attivamente con la Procura mettendo a sua disposizione tutta la documentazione necessaria”.
