giovedì - 28 Marzo 2024
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Trezzano, Russomanno torna a casa e la apre a Fratelli d’Italia

Il decano del Consiglio comunale ha ufficializzato il passaggio al partito di Giorgia Meloni alla presenza dei vertici del partito

“Sono tornato nella casa dei miei valori, anzi non me sono mai andato”. Giuseppe Russomanno, consigliere comunale di Trezzano, ha sciolto Controcorrente, il gruppo che ha guidato alle ultime elezioni, e ha ufficializzato il suo passaggio a Fratelli d’Italia.

Amici e simpatizzanti

Lo ha fatto domenica mattina, davanti a una folla di amici e simpatizzanti, nell’aula consiliare del comune, alla presenza dell’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, dell’europarlamentare Carlo Fidanza, dell’ex assessore di Corsico Fabio Raimondo e dei capigruppo del partito nei consigli comunali delle città del sud ovest milanese.

Le iniziative

Sul piano politico non cambia nulla: Russomanno rimane, ovviamente, all’opposizione dell’amministrazione Bottero. Il decano del consiglio comunale trezzanese ha annunciato l’apertura di una sede di Fratelli d’Italia in città (“abbiamo già individuato l’immobile”), la contestuale apertura delle iscrizioni al partito di Giorgia Meloni e l’organizzazione di un’iniziativa sulla sicurezza nel territorio “entro due mesi”.

Raccolta firme

Raimondo ha approfittato dell’occasione per ricordare la raccolta delle firme anche in questo territorio per quattro proposte di legge di Fratelli d’Italia: elezione diretta del presidente della Repubblica, abolizione dei senatori a vita, tetto alle tasse in Costituzione e supremazia dell’ordinamento italiano su quello europeo.

Espulso dal Pdl

A margine della presentazione, Russomanno ha ricordato i motivi del suo allontanamento del centro-destra ufficiale. “Ero contrario alla scellerata decisione di Gianfranco Fini di confluire nel Pdl, partito al quale non ho mai creduto. Sono stato espulso per questo motivo. Ora si sono ricreate le condizioni per tornare nel vero partito della destra italiana, in cui mi riconosco.”

No alle polemiche

Un accenno, inevitabilmente, sull’argomento del giorno: il coronavirus. “Quando chiedevamo misure più urgenti, relativa all’ipotesi, ventilata alcune settimane fa dai governatori del Nord, di mettere in quarantena i bambini rientrati dalla Cina da meno di 14 giorni, e quindi di non mandarli a scuola, ci siamo esposti a polemiche che col senno di poi, si sono rivelate ingiuste” dicono all’unisono De Corato e Fidanza.

Lavorare insieme

Fidanza poi rilancia: “Come ha detto già la Meloni, non vogliamo nessun tipo di polemica, si deve lavorare insieme per ridurre ogni tipo di rischio. C’è un ottimo rapporto fra ministero, governatori e sindaci. In questo momento è importante la responsabilità di tutti. Ci sarà poi una valutazione politica su quanto sta accadendo. I sindaci sono in prima linea perché a loro spetta il mantenimento della salute pubblica ”.

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