Un nuovo treno – linea S19 – che si muoverà tra Albairate e Rogoredo. Passando ovviamente da Gaggiano, Trezzano, Cesano, Corsico e San Cristoforo… stesso percorso della S9 fino a Porta Romana. È la novità più rilevante emersa dall’incontro/confronto tenutosi ieri sera all’interno del Punto Expo di via Vittorio Veneto a Trezzano sul Naviglio. Mattatore della serata, Simone Negri, ex sindaco di Cesano Boscone, attualmente consigliere regionale del Pd, che sta spendendo gran parte della sua attività politica in Regione, proprio sulle deficienze del trasporto pubblico locale, soprattutto quello gestito da Trenord.
“Mantenendo il servizio attuale della S9 ed avendo anche la S19 un cadenzamento di 30′, ha sottolineato – avremo un treno ogni 15 minuti nei nostri comuni. Se non fosse per la scarsa considerazione del servizio ferroviario regionale e per il fatto che prima di esaltarci “vogliamo vedere cammello” sarebbe da mettere i manifesti”. La S19 dovrebbe fare il suo esordio a dicembre 2025, con i nuovi treni Caravaggio! Sotto la lente di Negri è finita Trenord. Secondo un sondaggio commissionato dal Pd a Youtrend: il 51% dei lombardi dà un giudizio negativo sul trasporto ferroviario regionale di Trenord e solo il 31% ha invece un’opinione positiva. Al contrario, rispetto alla qualità del trasporto pubblico locale (bus urbani ed extraurbani, tram e metropolitane, battelli…) prevale il giudizio positivo (45%) rispetto a quello negativo (41%).
La critica maggiore sui trasporti riguarda la scarsa puntualità, segnalata dal 34% degli intervistati, e poi la frequenza insufficiente (27%), l’affollamento eccessivo (26%), il costo elevato di biglietti e abbonamenti (25%). Per i lombardi esiste una responsabilità chiara per questi problemi, ed è della Regione Lombardia. “Ora – secondo Negri – è urgente riformare il sistema della mobilità lombarda perché, al di là della distribuzione delle risorse, dimostra di non funzionare e di non avere a cuore il trasporto pubblico locale e l’intermodalità. È in corso in Regione la modifica della legge quadro sui trasporti e quella sarebbe la sede per fare una vera riforma, ma da quanto stiamo sentendo temiamo che la montagna partorirà il topolino”.
Durante la serata a Trezzano, Negri ha esaminato anche la situazione dei prolungamenti delle metropolitane milanesi nel Sud ovest. “So – ha detto – cosa possa significare anche solo la notizia del progetto di fattibilità tecnica economica”. Il problema è che su questo fronte sono dieci anni che il Pd, anzi alcuni esponenti del Pd, ci giocano. Già prima delle elezioni del 2019 il futuro sindaco di Buccinasco Rino Pruiti aveva dato per certa l’imminente inaugurazione della stazione di Buccinasco, con eventuali prolungamenti a Corsico, Cesano, Trezzano e via via discorrendo. E tutti sanno come è andata.
Si sono trovati i soldi per prolungare la M4, ma solo verso Segrate, verso la direzione opposta. Adesso è arrivata la notizia del piano di fattibilità senza che siano state indicate le risorse, e nemmeno un ipotetico timing operativo. “Certo – ha osservato Negri – è ancora una prospettiva, ma ci si sta lavorando”. La tempistica è attorno ai dieci- quindici anni. Sulla M1 agli Olmi, invece, si è decisamente più avanti e si spera che finalmente vengano affidati i lavori. Carpe diem
