giovedì - 25 Aprile 2024
HomeAttualitàSalvati 500 chili di pesci tipici dalla secca del Naviglio Pavese

Salvati 500 chili di pesci tipici dalla secca del Naviglio Pavese

Cavedani, pigri, balbi, persici, lucciotti, queste le specie che sono state sottratte a una morte certa

salvataggio-pesci-Naviglio
Nella foto, le operazioni di salvataggio dei pesci intrappolati nella Conca Fallata sul Naviglio Pavese

La mancanza di acqua e di ossigeno li stava uccidendo per asfissia. Poi grazie all’intervento dei Sentinelli, un’associazione ambientalista che opera all’interno del Parco sud, si è messa in moto una catena di solidarietà che ha permesso di salvarne più di 500 chili. Cavedani, pigri, balbi, persici, lucciotti, queste le specie che sono state sottratte a una morte certa.

L’operazione era partita nei giorni scorsi, quando Toni Brus, uno dei più attivi sentinelli della zona, ha notato che alla Conca Fallata, che, con i suoi 4,80 metri di salto, è l’opera di ingegneria idraulica più importante del Naviglio Pavese, una miriade di pesci era in sofferenza: la pompa inserita nella conca per ossigenare l’acqua era disarticolata.

L’allarme è scattato quando alcuni pesci hanno cominciato a “girarsi a pancia in su” e a morire. Sono intervenute le guardie ecologiche volontarie e la polizia di Città metropolitana. Immediatamente sono stati contattati i responsabili di A2A, l’azienda titolare della gestione della centrale di Conca Fallata, che in un primo momento si è detta impossibilitata a intervenire. Sono stati i pompieri a versare nel condotto circa 8mila litri di acqua e a rimettere in uso le pompe per l’ossigenazione. Così l’emergenza è rientrata.

Il problema è che la secca del Naviglio dovrebbe durare sino alla fine di marzo, un tempo troppo lungo per poter garantire la sopravvivenza dei pesci sino alla riapertura completa del canale. Così è stato deciso di intervenire con un’operazione di salvataggio coordinata da A2A e condotta sul campo dai tecnici di un’azienda specializzata di Abbiategrasso.

Gli addetti si sono calati nel canale e grazie a grossi retini hanno recuperato più di 500 chili di pesci di specie autoctone, cavedani, pigri, balbi, persici, lucciotti, oltre a una sessantina di chili di siluri (eliminati per la loro pericolosità). La sopravvivenza della fauna ittica locale è stata garantita: è stata “liberata” in una roggia che attraversa Moirago, al confine con Rozzano. Essendo alimentata da sorgive naturali non è soggetta alle secche del Naviglio che interessa altre rogge della zona, per questo motivo l’acqua vi scorre in tutti i periodi dell’anno. Per la gioia dei pesci e di tutti coloro che amano l’ambiente.

Seguici sulla nostra pagina Facebook

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI

Sbruzzi Birrificio Barba D'Oro ortopedia INZOLI Officina Naviglio Sport Auto Testori Sai Barcelo Viaggi Commercialista Livraghi
Sbruzzi Birrificio Barba D'Oro ortopedia Commercialista Livraghi INZOLI Officina Naviglio Sport Auto Testori Sai Barcelo Viaggi