Agenti della polizia di Stato hanno arrestato, questa mattina all’alba a Rozzano, 9 persone: l’accusa nei loro confronti è spaccio di cocaina. Gli arresti sono stati effettuati su richiesta dei pubblici ministeri della direzione distrettuale antimafia di Milano. I nove, 7 dei quali si trovano attualmente in carcere mentre 2 sono agli arresti domiciliari sono accusati di essere componenti di una organizzazione dedicata allo spaccio di sostanze stupefacenti all’interno del comune di Rozzano.
17enne arrestato
Le indagini sono state svolte dal commissariato di Scalo Romana e sono iniziate dopo l’arresto di un diciassettenne nel marzo del 2021. Le prime scoperte importanti sono arrivate poi tra dicembre 2021 e marzo 2022. In poco meno di tre mesi i poliziotti sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’organizzazione che era arrivata, in quel periodo, a cedere da 400 a 500 dosi di cocaina al giorno. Nei tre mesi, i nove hanno commercializzato circa 6 kg e mezzo di cocaina divise in 25.000 dosi, con un ricavo di quasi 310 mila euro. Il modus operandi del clan era abbastanza complicato ma gli investigatori sono riusciti a dipanare il bandolo della matassa.
La base nelle case popolari
Al vertice dell’organizzazione c’è un 32enne albanese già conosciuto dalla giustizia. Ogni due giorni insieme al cugino si recava a Rozzano, in uno degli appartamenti delle case popolari, per incontrare persone che custodivano per suo conto la cocaina. Prelevava circa 150 grammi di droga e li consegnava al cugino, che si recava in un altro appartamento, di un altro uomo di loro fiducia, con cui confezionava le dosi da 0,25 grammi da vendere nei due giorni seguenti. Alcune volte il confezionamento delle dosi avveniva presso l’abitazione di un quarto uomo, un pregiudicato 56enne italiano.
La gestione degli ordini
Al termine del confezionamento delle dosi entravano in scena un pregiudicato italo-albanese di 24 anni e un 21enne romeno. Il primo riceveva le chiamate degli acquirenti e avvisava gli spacciatori, perché predisponessero la cessione delle dosi, e a cui comunicava chi e quanta droga avevano ordinato. Il ventunenne rumeno ritirava un pacco di stupefacenti, circa 100 dosi ogni volta, e riforniva gli spacciatori al dettaglio di ciò che serviva. Poi passava a ritirare i soldi delle vendite e raccoglieva le dosi avanzate. A fine giro si recava a riporle, insieme a quelle del secondo giorno, in una cassetta di sicurezza che si trovava sempre a Rozzano, a casa di un uomo che era poi stato arrestato nel gennaio del 2022.
Banda multietnica
Quest’ultimo arresto non ha però influito sull’organizzazione perché una donna di 49 anni aveva dato la sua disponibilità per tenere la droga già confezionata. Durante l’indagine sono stati individuati quattro spacciatori. Due sono stati arrestati in flagranza durante le indagini, e altri due, un 31enne marocchino per un quarantenne italiano sono stati arrestati e portati in carcere questa mattina. All’operazione hanno partecipato gli agenti del commissariato scalo Romana di Milano e i poliziotti del terzo reparto mobile del reparto prevenzione crimine Lombardia della polizia di Stato.
