Serata di sangue quella appena trascorsa a Rozzano. Una rissa che ha tutto l’aspetto di una spedizione punitiva è scoppiata tra un gruppo di nord africani. A terra, in un lago di sangue, sono rimasti due fratelli. Uno è in fin di vita, l’altro dovrebbe cavarsela. Subito dopo il ferimento, gli aggressori, quattro o cinque individui a volto coperto, si sono dati alla fuga, facendo perdere le loro tracce.
La rissa (o l’agguato, saranno le indagini a definirla) è scoppiata dopo le 18 in via delle Mimose, alle spalle del Palazzetto delle sport di Rozzano. Un gruppo di quattro o cinque persone , coltelli in pugno, avrebbero affrontato i due fratelli: un 20enne e un 25enne, con precedenti per spaccio, entrambi marocchini.
I due sono stati colpiti da alcuni fendenti. Il maggiore dei due ha riportato ferite all’addome, una coltellata avrebbe sfiorato il cuore. Soccorso dai volontari del 118 è stato trasferito all’Humanitas in codice rosso. Il più giovane ha invece subito ferite più lievi. Volontari della Croce viola Rozzano lo hanno trasportato sempre in Humanitas in codice giallo.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini. Gli investigatori dovranno ricostruire l’episodio e dare un volto a tutti i protagonisti. Secondo le prime indiscrezioni l’agguato sarebbe scoppiato negli ambienti del traffico e dello spaccio della droga. Un debito non saldato sarebbe la scintilla che avrebbe fatto scoppiare la rissa conclusasi nel sangue
Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco Gianni Ferretti che in una nota ha fatto sapere: “Questa zona è da tempo luogo di spaccio alla luce del sole. Scriverò al Prefetto per chiedere più sicurezza nel nostro territorio. È indispensabile ottenere un aumento importante delle forze dell’ordine per presidiare la città. Non possiamo più tollerare questi episodi ed essere abbandonati a noi stessi, è necessario avere a Rozzano un commissariato di polizia per garantire maggiore sicurezza”.
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