Agli agenti della polizia locale di Rozzano aveva dichiarato di essere stato aggredito e rapinato da ignoti che poi si erano impossessati della sua auto. Da denunciante a indagato, il passo è stato breve. Dopo le verifiche di rito, infatti, un uomo di 40 anni, C.M., pregiudicato, è finito nei guai: è stato denunciato per simulazione di reato.
Ieri sera ha chiamato il numero della centrale operativa sostenendo di essere stato aggredito da alcuni sconosciuti che lo avrebbero picchiato e rubato l’auto. Scattato l’allarme, una pattuglia e un’ambulanza del 118 sono intervenute sul luogo in cui, secondo la denuncia, era avvenuta l’aggressione. L’uomo sembrava ferito alla testa. Soccorso e stato trasportato al pronto soccorso dell’Humanitas.
La sua versione dei fatti però non ha convinto gli agenti della polizia locale guidata dalla comandante Samanta Zacconi un’indagine con l’obiettivo di ricostruire quel che era realmente accaduto. Ed è stato facile, soprattutto dopo una decina di minuiti, quando i loro colleghi hanno ritrovato una Ford Ka di proprietà del 40enne, distrutta contro il muro di un’azienda in via Marconi nella zona industriale della città.
Di conseguenza, sono state visionate le telecamere di sorveglianza che hanno permesso di ricostruire esattamente quel che era accaduto. Diversamente da quanto denunciato, l’uomo, che si è scoperto essere un pregiudicato, aveva simulato il reato. Non c’era stata alcuna aggressione e nemmeno una rapina. Era rimasto ferito nell’incidente con la sua auto e non sapendo come giustificarsi con chissà chi, si è inventato tutto. Oltre al danno, adesso gli è arrivata la beffa: deve rispondere di simulazione di reato.