venerdì - 19 Aprile 2024
HomeNewsCorsicoPrima udienza della maxi inchiesta Mensa dei poveri: sul banco degli imputati...

Prima udienza della maxi inchiesta Mensa dei poveri: sul banco degli imputati Pietro Tatarella ex commissario di Forza Italia a Corsico

L’accusa per tutti è di “associazione per delinquere di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, false fatturazioni, auto riciclaggio”

tatarellaSono stati riuniti in un unico procedimento i quattro filoni della maxi inchiesta ‘Mensa dei poveri’ della Procura di Milano su un presunto “sistema” di mazzette, appalti e nomine pilotate e finanziamenti illeciti. Oggi si è tenuta in una delle aule della Fiera la prima udienza, davanti al gup Natalia Imarisio.

ddnserviziSul banco degli imputati transiteranno oltre 100 indagati, tra cui l’ex vicecoordinatore lombardo di FI, ex consigliere comunale milanese ed ex commissario di Forza Italia a Corsico, Pietro Tatarella, il consigliere lombardo ‘azzurro’ Fabio Altitonante, il deputato di Fi Diego Sozzani, l’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello e l’ex europarlamentare di Fi Lara Comi, accusata anche di truffa al Parlamento Europeo.

Davanti al gup Natalia Imarisio oggi sono comparsi solo i 70 indagati del primo troncone sul presunto giro di tangenti, appalti, nomine e finanziamenti illeciti con al centro Nino Caianiello, il ras di Forza Italia a Varese ed ex coordinatore provinciale degli azzurri.

Nel secondo filone compaiono 34 indagati, tra cui, l’ex europarlamentare Lara Comi, l’ex presidente di Afol Metropolitana Giuseppe Zingale, il patron della catena di supermercati Paolo Orrigoni e l’ex consigliere comunale di Gallarate Carmine Gorrasi. Gli ultimi due filoni vedono ancora presente Comi, in particolare per la presunta truffa al bilancio del Parlamento europeo, per i quali i pm Bonardi-Scudieri-Furno hanno fatto richiesta di rinvio giudizio.

Era un quadro desolante quello emerso un anno e mezzo fa dall’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci e dai pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno che aveva portato all’arresto di 43 persone tra cui Pietro Tatarella (considerato uno degli enfant prodige di Forza Italia in Lombardia), commissario a Corsico, candidato alle europee del 26 maggio, di Fabio Altitonante sottosegretario alla Regione Lombardia e di un’altra decina di esponenti politici locali e nazionali .

L’accusa per tutti era ed è di “associazione per delinquere di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, false fatturazioni, auto riciclaggio e abuso d’ufficio”. Secondo la procura milanese, Tatarella, avrebbe incassato provvidenze da Ecol service, dell’imprenditore Daniele D’Alfonso un’istituzione nei comuni di Corsico e Cesano Boscone”.

Per alcuni imputati, viene anche contemplata l’aggravante di favorire le famiglie mafiose della provincia di Milano: il dito è puntato contro Daniele D’Alfonso, titolare di una ditta di gestione dei rifiuti (Ecol Service) e anello di congiunzione con la politica milanese; contro l’imprenditore l’aggravante di aver avuto rapporti con ‘Ndrangheta di Corsico e Buccinasco, assumendo operai addetti al movimento terra, indicati dalla famiglia Molluso.

 “Anche in questo caso emerge una sinergia tra cosche e imprenditori”. Così si era pronunciato il procuratore di Milano, Francesco Greco. “L’indagine – aveva detto – ha fatto emergere due gruppi di affari: uno nella zona di Varese e uno a Milano. Sono spaccati di storie già visti e che la società fa fatica a cambiare, con faccendieri, politici e imprenditori”. Figura di collegamento tra politici e  ‘ndrangheta, sarebbe sarebbe stato sempre Daniele D’Alfonso che avrebbe agevolato il clan dei Molluso.

Per gli inquirenti, D’Alfonso era il personaggio principale di un sistema di corruttele al centro dell’indagine. Secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbe avuto a libro paga  Pietro Tatarella, stipendiato con 5mila euro al mese. In cambio, l’ex commissario  di Forza Italia a Corsico avrebbe favorito l’imprenditore negli appalti dell’Amsa.

Da quanto si è saputo oggi sono state depositate alcune istanze di ammissione come parte civile, ed è stato stilato il calendario dei giorni in cui si terranno le prossime udienze: 26 aprile, in cui saranno affrontate le questioni preliminari, 11 giugno e 8-14-15 luglio.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI

Sbruzzi Birrificio Barba D'Oro ortopedia INZOLI Officina Naviglio Sport Auto Testori Sai Barcelo Viaggi Commercialista Livraghi
Sbruzzi Birrificio Barba D'Oro ortopedia Commercialista Livraghi INZOLI Officina Naviglio Sport Auto Testori Sai Barcelo Viaggi