Non è un ripensamento, ma gli somiglia molto. Forse è solo un modo per aggiustare il tiro. Qui si parla del parcheggio che dovrebbe sorgere tra via Rimembranze, via Treves e via Galimberti a Trezzano che ha sollevato una marea di polemiche perché secondo i suoi oppositori, cementificherebbe un polmone verde posto al centro della città.
Orbene in un comunicato distribuito ieri pomeriggio l’amministrazione comunale trezzanese afferma di aver “chiesto al progettista attente valutazioni di carattere ambientale per adottare le azioni più opportune”. Non solo sottolinea anche che “non ha ancora approvato il progetto definitivo relativo alla realizzazione della nuova area a parcheggio, pertanto oggi non è possibile quantificare gli alberi soggetti ad abbattimento”.
La pausa di riflessione è conseguente alle petizioni popolari presentate dai residenti e dai consiglieri comunali della Lega dal titolo “Salvare il Parco comunale di via Rimembranze – Trezzano sul Naviglio”, e della raccolta di firme on line del Movimento 5 Stelle.
Se da un lato si dà, dall’altro si toglie. Perché lo stesso comunicato fa sapere che “è stato commissionato a un professionista l’incarico di valutare lo stato fitosanitario di tutte le piante presenti nell’area verde: lo studio ha evidenziato delle criticità su alcune piante che inevitabilmente dovranno essere rimosse per garantire la sicurezza dei cittadini (indipendentemente dal progetto e dalla realizzazione del parcheggio)”. Come dire: se le piante sono malate, gicoforza ci toccherà abbatterle.
“Sarà nostra premura – spiega nello stesso documento il sindaco Bottero – informare la cittadinanza non appena avremo gli elaborati. Non riteniamo sussistano le condizioni per annullare le decisioni di Giunta e Consiglio comunale, ma non abbiamo ignorato le sollecitazioni e la preoccupazione di chi ci chiede attenzione per il verde ”.
Lo studio di fattibilità prevederebbe l’intervento solo su una porzione di area verde oggi non utilizzata e non attrezzata su via Treves/via delle Rimembranze. I parcheggi ricavati dovrebbero servire le vicine scuole (primaria e infanzia), il municipio, la chiesa e l’oratorio, il cimitero, la stazione ferroviaria, l’area dove il giovedì si tiene il mercato.
Seguici sulla nostra pagina Facebook