
L’appuntamento è per questa sera alle 20,30. A quell’ora inizierà, nel cortile della villetta sequestrata a Rocco Papalia, ritenuto uno dei mammasantissima della ‘ndrangheta
Organizzato, un incontro per discutere di mafia. A Buccinasco la mafia esiste o non esiste?
L’evento è stato organizzato dall’amministrazione comunale dopo che lo stesso Papalia nelle scorse settimane, durante una trasmissione Tv locale aveva attaccato duramente il sindaco della citta, affermando, appunto che a Buccinasco la mafia non esiste e che se c’è qualcuno che deve andare via dal paese, quello è lo stesso sindaco.
Sull’episodio si è scatenata una vera bufera mediatica con prese di posizione che, partite da semplici cittadini, sono arrivate sino agli alti livelli istituzionali. Certo vedere un boss o presunto tale che dopo aver scontato 30 anni di galera va in Tv e lancia la propria filippica lascia davvero sconcertati. Il protagonismo di Papalia (che ha anche denunciato il comune perché vuole gli restituisca qualche metro quadrato di cortile della villetta sequestratagli in via Nearco) non sarebbe compatibile con lo status di boss. Ma tant’è.
Così questa sera l’argomento verrà sottoposto al microscopio di molti protagonisti dell’antimafia. A partire da Roberto Giarola, responsabile dell’area Nord Italia dell’Agenzia nazionale per i beni l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; per arrivare a Monica Forte, presidente della Commissione regionale Antimafia. Interverranno anche Fabio Bottero, coordinatore regionale di Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni contro mafia e corruzione, e Lorenzo Sanua, referente di Libera Sud Ovest Milano “Angelo Vassallo”.
In via Nearco potranno essere ospitati poco meno di una trentina di partecipanti. Chi volesse assistere può collegarsi in streaming sulla pagina Facebook del Comune, dalle 20.30 o poco dopo. In quanti assisteranno alla discussione? La questione è che Buccinasco non è Palermo o Reggio Calabria. Quattro anni fa, nel 2017, proprio dopo dopo la scarcerazione, di Rocco Papalia, condannato a 124 anni complessivi di carcere e uscito dopo 26 grazie al cumulo delle pene, in città doveva essere il giorno delle lenzuola bianche.
La proposta era stata votata all’unanimità da Consiglio comunale di quella che ancora oggi viene definita la Platì del Nord (etichetta che resta difficile da cancellare). Invece le speranze di trovare gli edifici impavesati da teli bianchi andò delusa. Come andrà questa volta? E’ cambiato qualcosa nell’approccio dei residenti alla questione mafia? O l’indifferenza la fa ancora una volta da padrona?
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