C’è un indagato nell’inchiesta sulla morte di Anna Giuliano, la 28enne che si era sottoposta a un intervento di chirurgia bariatrica alla clinica Humanitas di Rozzano. È il medico che ha eseguito l’intervento. La giovane potrebbe essere morta a causa dei punti di sutura che avrebbero provocato un’infezione sulla ferita post operatoria. L’accusa per il medico è di omicidio colposo.
Il by pass
L’operazione cui si era sottoposta prevedeva l’applicazione di un by pass nello stomaco, operazione diventata di routine che serve per ridurre il peso. Sembrava perfettamente riuscita, e la paziente era stata dimessa dalla clinica “in perfetta salute” come ha sottolineato più volte la direzione dell’ospedale rozzanese. Nei giorni successivi, però, la donna aveva avvertito fitte sempre più forti allo stomaco e, il 19 marzo era tornata in ospedale, dov’era stata ricoverata in terapia intensiva. Inutili sono risultati i tentativi per salvarle la vita. Il 21 marzo, due giorni dopo il suo secondo ricovero, è morta.
L’infezione del sangue
I suoi familiari avevano quindi presentato denuncia. La procura del tribunale di Milano, dopo aver aperto un fascicolo e sequestrato la cartella clinica, ha indagato il medico che ha eseguito l’intervento per omicidio colposo. Un atto che secondo i magistrati, Tiziana Siciliano e del pm Valentina Mondovì, è stato deciso a garanzia di tutte le parti in causa per svolgere tutti gli accertamenti richiesti da questa tragica vicenda, come l’autopsia che è stata effettuata ieri. La donna è morta per sepsi, un’infezione del sangue. Stando ai primi esiti della analisi, potrebbe essersie stata causata nella fase post-operatoria di sutura, quando le sono stati messi i punti.
