“Le tracce erano fattibili, ora però c’è la seconda prova…”, è il questo il commento degli studenti dell’Omnicomprensivo di Corsico alla fine della prima prova dell’esame di maturità. Sia al Falcone Righi, sia al Vico. In quest’ultimo l’ha fatta da padrone l’attualità. Pirandello e Rita Levi di Montalcini con il suo concetto di imperfezione hanno ceduto il passo ai social media, tema molto più vicino ai giovani. Al Righi qualcuno ha scommesso sulla Guerra Fredda e armi atomiche altri sul diario segreto. Insomma temi d’attualità ovunque. Poche le tracce di stress tra i ragazzi che alla spicciolata hanno lasciato a partire da poco prima di mezzogiorno le sedi dei due istituti. Se c’era, la paura di tracce difficili di cui non si riuscisse a parlare è rimasta nel cassetto.
Tutti concentrati
In mattinata, come nelle altre scuole d’Italia, anche al Vico e al Falcone Righi, che si trovano per l’appunto all’interno dell’Omnicomprensivo di Corsico, in viale Italia, si poteva ascoltare, attraverso le finestre, aperte per far passare un po’ d’aria, l’irreale silenzio prodotto dalla riflessione sulle tracce dei temi proposti dal ministero. Presi dal lavoro ogni emozione provata questa mattina è sparita. Un’emozione pronta a tornare, però quando si è consegnato il foglio e ci si è preparati per uscire dall’aula, lasciando i propri compagni a rileggere e a limare quanto già scritto.
Strade diverse
Che questa sia una generazione di svegli è indubbio. Fuori dalla scuola tre ragazze che avevano appena completato la prova hanno tenuto a dire che nonostante le difficoltà, non c’è stato nulla di nuovo, dopo le diverse simulazioni di esame sostenute durante l’anno. Sono fra le prime ad uscire e si fermano volentieri a raccontare. Si chiamano Elena Cumaraco, Sara Macari e Giorgia Gallegari del Falcone. Hanno seguito i corsi di relazioni internazionali per il marketing, ma le strade che vogliono intraprendere sono molto diverse.
Le simulazioni
Pocketnews.it ha chiesto loro di descrivere l’esperienza appena vissuta. “Insomma mi aspettavo peggio” racconta Sara. “Più ansia e più fatica. Invece in realtà mi è sembrata quasi come una verifica normale. Era tutto normalissimo per cui spero che sia andata bene.” “Comunque abbiamo fatto le simulazioni di esame a maggio e abbiamo proprio replicato proprio come doveva essere l’esame. Eravamo già pronte. Avrei sperato in altre tracce però ne ho scelta una e l’ho seguita” aggiunge Giorgia. “Le tracce erano meglio dell’anno scorso , secondo me, però avendo già fatto le simulazioni, l’ esperienza è stata molto simile. Nulla di nuovo.”
Il diario segreto ai tempi del social
Che tracce erano? La risposta è di fatto comune. “’Erano su Ungaretti, Pirandello, un’altra letteraria non me la ricordo, una sulla guerra fredda, una sul silenzio nella comunicazione, e l’altra sul diario segreto.” Certamente è curioso che abbiano chiesto ai ragazzi di scrivere a proposito del silenzio in comunicazione, e sul diario segreto, una vecchia abitudine abbandonata da quando si scrive ogni cosa di se stessi sui social. “ Il diario segreto non si usa più, è stato sovrastato dai social media. Si parla proprio della differenza fra il tenere nascosti i propri pensieri nel diario segreto e mostrarli invece apertamente sui social” specifica Sara.
Il secondo giorno
Domani cosa vi aspetta? “Economia.” Come la vedete? “speriamo bene”, “malissimo, “No, dai, ci siamo preparate molto bene e abbiamo fatto le simulazioni.” Speriamo in tracce abbordabili”, “Speriamo nel bilancio, insomma”,” speriamo in qualcos’altro”. Sono i commenti. Come si svolgerà? “Ci daranno degli indici e dagli indici dobbiamo trovare tutti i dati per poi creare appunto un bilancio intero. Alcuni dati li ipotizziamo e altri dobbiamo trovarli con le formule inverse” , “è matematica”.
L’orale
Poi, a luglio, affronteranno l’orale prima di poter dire che hanno finito. Verrà loro mostrata una fotografia e dovranno iniziare a parlare effettuando collegamenti fra tutte le materie che hanno studiato. “Può essere un’immagine che va dal Marketing, alla storia, alla matematica l, la foto di un motore, o una poesia, qualsiasi cosa che può essere collegabile a una delle materie che abbiamo affrontato. Ci hanno dato dei percorsi che noi poi noi dobbiamo sviluppiamo”.
Il futuro con qualche incertezza
Intanto però preparano già il loro futuro. “Per ora ci godremo l’estate e poi si pensa all’università”. Avete già fatto la prescrizione? “ Io”, racconta Giorgia, “ho già fatto il test d’ingresso e sto aspettando che facciano gli scorrimenti per tutti i 250 posti. Voglio fare biotecnologie, poi però voglio iscrivermi a veterinaria. Farò Biotecnologia per apprendere le basi delle materie che non ho studiato all’economico.” Sara “ Ho fatto domanda di immatricolazione ieri a Pavia, alla facoltà di Comunicazione e nuovi media. E’ interessante capire come gestire i social.” Elena invece è entrata alla Statale “per comunicazione e società”, non sa cosa siano i giornali on line perché la sua attenzione è tutta sui social media. Guardandole si può intravedere il futuro, un futuro dove le nuove materie di studio preludono anche alle nuove professioni.