Minoranza 1, giunta di Assago 0. In tempi di Europei, può essere questa la sintesi di quel che è accaduto ieri sera al Consiglio comunale di Assago convocato in videoconferenza per discutere di bilancio consuntivo 2020, di tasse sui rifiuti urbani, di variante al piano attuativo della Bazzana Inferiore.
Dopo aver letto un lungo e articolato comunicato, nel quale hanno accusato la maggioranza di non aver rispettato “gli accordi assunti in conferenza dei capi-gruppo, fin dai primi mesi dell’inizio della legislatura”, i quattro consiglieri di opposizione hanno abbandonato la videoconferenza facendo saltare il numero legale e ponendo di fatto la parola fine alla “seduta”.
E sì, perché tra le fila della maggioranza c’erano importanti assenze (i consiglieri Pagliuca, Masini, Incarbone e Burzio). Incarbone ha problemi di salute, mentre non è la prima volta che Pagliuca e Burzio disertano i lavori del Consiglio, tanto da alimentare voci che li vorrebbero defilati dalle scelte della maggioranza di cui fanno parte (circostanza oggi smentita dal sindaco).
Gli unici che avrebbero potuto garantire la prosecuzione dei lavori erano i capigruppo dell’opposizione che però non hanno perso l’occasione per mettere in difficoltà la giunta Carano – Musella. Con accuse ben precise. Una “i tempi tecnici concessi ai consiglieri di minoranza per l’esame degli atti” che nel caso di argomenti come il bilancio consuntivo e la le varianti al piano attuativo della Bazzana “diventano del tutto insufficienti in rapporto ad argomenti, quali quelli in discussione nell’odierno consiglio, che meriterebbero ben altra perorazione e preparazione”. Le altre riguardano la mancata nomina delle commissioni bilancio, servizi sociali e urbanistica, organismi preposti all’esame e alla valutazione degli argomenti poi portati in Consiglio.
In sostanza i consiglieri di minoranza si sono lamentati di non aver avuto il tempo di esaminare gli atti per poi poter esprimere un voto consapevole. “Se a questo si aggiunge lo stato in cui versano gli uffici con personale numericamente insufficiente e ultra oberato dai compiti quotidiani, vedasi ufficio ragioneria e ufficio tecnico, solo per citarne due, appare lampante come il ruolo dei consiglieri di minoranza diventa inesercitabile e, nostro malgrado, inutile”.
Roberto Murolo del M5stelle si è chiesto: ““Ma la maggioranza Musella/Carano c’è ancora? Ieri sera con l’uscita della minoranza dal consiglio comunale e con il fatto che ben 4 consiglieri della aggioranza non erano presenti, il duo Musella Carano non ha avuto il numero legale per poter andare avanti con i lavori del consiglio. Alla paralisi degli uffici ora si aggiunge quella del consiglio comunale. Ma gli assaghesi si meritano tutto ciò?”
Ha smentito su tutta la linea il sindaco Lara Carano che ha detto: “È evidente che l’opposizione in consiglio comunale di Assago ha poco di importante da dire. È la prima volta che manca il numero legale e ne ha approfittato. Le accuse sono pretestuose. Abbiamo già spiegato che istituire le commissioni significa gravare gli uffici di un carico di lavoro che non sono in grado di sopportare”.
“Quando avremo le condizioni, quando torneremo alla normalità – ha concluso il primo cittadino – allora non ci sarà alcun problema a nominarle. Oggi a causa della pandemia, parte del personale è in smart work: abbiamo altre priorità e la nostra mission è risolverle”
La prova del nove si avrà domani sera: il Consiglio comunale è stato convocato in in seconda seduta: Musella e Carano avranno i numeri per continuare a governare? Murolo teme di no, il sindaco assicura di sì. Si va ai tempi supplementari.
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