Si discute di prospettiva con due maestri. L’appuntamento è per martedì 20 dicembre all’auditorium di via Fagnana 21
La serata organizzata in collaborazione con l’associazione culturale teatrale “Gli adulti” mette sotto la lente un grande del ‘400, Piero della Francesca e Michelangelo Pistoletto esponente della Pop Art. Il relatore è Gabriele Crepaldi.La serata si annuncia interessante. Vengono messi a confronto due autori che all’apparenza non potrebbero essere più lontani. Sta a Crepaldi, uno degli autori de “I Capolavori dell’arte”, una collana che ha conquistato anche il pubblico d’oltralpe, spiegare quali sono, se ce ne sono, i punti in comune.
Il grande sperimentatore
Piero della Francesca è senza dubbio uno dei più grandi pittori italiani del Quattrocento. La sua pittura spaziosa, monumentale è senza dubbio uno dei punti più alti degli ideali artistici del primo Rinascimento. Come Leonardo da Vinci, nato due generazioni dopo di lui, Piero fu un grande sperimentatore. Maestro dell’affresco, tecnica nella quale eccelse, fu interessato soprattutto all’applicazione delle regole recentemente riscoperte della prospettiva alla pittura narrativa e devozionale.
I Quadri specchianti
Pistoletto è, invece, l’inventore dei Quadri specchianti che riaprono appunto il discorso sulla prospettiva, rovesciando quella rinascimentale, chiusa dalle avanguardie del XX secolo. Con i Quadri specchianti, esposti per la prima volta nel marzo del 1963 alla Galleria Galatea, Pistoletto ha raggiunto in breve tempo riconoscimento e successo internazionali, che lo hanno portato a partecipare alle più importanti manifestazioni artistiche dedicate alla Pop Art e al Nouveau Realisme.
