C’è chi le vuole “suonare” al Covid – 19, e chi gliele vuole cantare: due iniziative per testimoniare la voglia di non arrendersi del Sud ovest milanese
Comincia la reazione. Capofila delle città del Sud ovest milanese che hanno deciso di testimoniare la propria voglia di non arrendersi ai disagi provocati dal Cornavirus sono Corsico e Rozzano. La prima le vuole “suonare” al Covid – 19, la seconda gliele vuole cantare. Il clima è quello che hanno proposto a Whuam, in Cina, quando migliaia di residenti della megalopoli cinese si sono affacciati alle finestre e hanno cominciato a urlare ““WUhàn jia yóu“ (guarda il video).
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Detto in musica
Di cosa si tratta? Oggi pomeriggio, 13 marzo, alle 18, la Civica scuola di musica di Corsico ha invitato tutti ad affacciarsi alle finestre delle proprie abitazioni e a suonare un qualsiasi strumento musicale, anche dei coperchi di pentole. Un’unione sonora per far sentire la propria presenza e l’intenzione di non arrendersi all’intero paese.
Detto con l’inno
A Rozzano, c’è l’invito ad affacciarsi. Stasera alle 21, ai balconi di casa e di cantare l’inno nazionale. Un flash mob che ha come comune denominatore “Fratelli d’Italia”. A lanciare l’iniziativa, Marco Macaluso, presidente del Consiglio comunale della città che in questo momento ha il più alto numero di contagiati dell’intero sud ovest milanese. Iniziative simili stanno per essere organizzate anche in altri comuni del territorio. pocketnews.it ne informerà i suoi lettori appena saranno definite e annunciate.
Servizio in aggiornamento
