Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Vi vogliamo raccontare di un’esperienza unica che abbiamo fatto di recente e che ci ha molto entusiasmato. Ci è sembrato di vivere un sogno dove nessuna barriera linguistica, sociale e culturale ha avuto la meglio, ma anzi la diversità di lingua, religione, cultura ha fatto da protagonista per farci vivere una settimana durante la quale non sono mancati i sani valori per noi fondamentali per la crescita dei nostri alunni: calore umano…tanto, accoglienza, amicizia, ospitalità.
“United Games of Cultures”
Noi Istituto Gobetti di Trezzano, lo scorso novembre abbiamo aderito a un progetto Erasmus+, partenariato di piccola scala, dal titolo “United Games of Cultures”, insieme ad una scuola della Polonia e due scuole di Hatay, in Turchia. L’iniziativa, della durata di 18 mesi, ci impegnerà fino a marzo del 2024. Temi del progetto sono il patrimonio culturale, la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico, lo sviluppo delle competenze chiave, al fine di fornire agli studenti capacità di base necessarie per la vita e infine i giochi da tavolo.
Abilità attraverso i giochi da tavolo
Si tratta di un piano che nasce anche per evitare che gli studenti passino troppo tempo ai videogiochi e per aiutarli ad acquisire competenze ed abilità attraverso i giochi da tavolo che sono giochi di intelligenza, utili per lo sviluppo del pensiero sistemico. Attraverso questo progetto, gli studenti dei diversi paesi avranno modo di apprendere le diverse culture e i giochi da tavolo appartenenti ai paesi coinvolti.
Eredità culturale
Grazie alle attività previste, i ragazzi verranno a conoscenza dell’eredità culturale del proprio paese e dei paesi partner, per avere una visione delle differenze culturali e sviluppare la conoscenza del patrimonio storico e culturale europeo, rompendo ogni pregiudizio rispetto alla lingua, la religione e la razza, per un approccio tollerante e comprensivo dei valori comuni europei. Senza dimenticare la consapevolezza riguardo ai problemi ambientali e permetteranno loro di cambiare il loro comportamento.
Ospiti di alcune famiglie turche
Dall’11 al 17 dicembre il primo “volo senza frontiere” in Turchia, ad Hatay insieme ai nostri studenti, i quali hanno vissuto appieno le tradizioni del posto perché ospiti di alcune famiglie turche. La mobilità incentrata sulla sostenibilità e il riciclo, ha coinvolto gli studenti italiani, polacchi e turchi nella piantumazione di alberi di ulivo e di ortaggi, nella creazione di borse con abiti riciclati oltre che in interessanti visite culturali di questa meravigliosa città, un tempo uno dei luoghi più ricchi e potenti della regione.
Moschee e cascate
Molti i luoghi visitati: il Museo Archeologico di Hatay (Antiochia) coi suoi fantastici mosaici di epoca romana e bizantina; il museo etnografico rappresentativo degli antichi mestieri; le vecchie strade di Antiochia; le moschee di Ulu Camia e Habib Neccar Camia; Uzun Carsi (il Gran Bazar); le cascate di Harbiye; la chiesa di Saint Pierre, una tra le più antiche chiese della cristianità, scavata nella roccia; Titus Tunnel, Besikli Rock graves.
Confronto senza pari
L’esperienza ha permesso a noi docenti e ai nostri ragazzi un confronto senza pari tra le varie organizzazioni scolastiche, scambi culturali e lo sviluppo delle competenze linguistiche grazie all’uso della lingua veicolare, ovvero la lingua inglese. Tante le emozioni e tanto il divertimento. Abbiamo portato con noi un ricco bagaglio di esperienze, che speriamo di ripetere presto. Il prossimo nostro appuntamento è a maggio in Polonia a Dembe .
Alla prossima!
Prof.ssa Annalisa Gurrieri