lunedì, Gennaio 13, 2025
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Cusago, strascichi da elezioni: l’Agcom sanziona il comune per aver violato le norme sulla comunicazione

Il riferimento è a una iniziativa intrapresa dall’ex sindaco Gianni Triulzi che aveva invitato i residenti a una manifestazione elettorale servendosi di canali istituzionali

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Nella immagine uno scorcio del cortile interno del Castello di Cusago e nei riquadri, Gianmarco Reina, sindaco neoeletto, e Gianni Triulzi,  ex sindaco sconfitto alle urne

Strascichi da elezioni. Sono quelli che stanno interessando il Comune di Cusago in questi giorni. Di quali strascichi si tratta? Di una reprimenda arrivata dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) che durante una seduta del 10 luglio appena trascorso ha esaminato una serie di ricorsi e controricorsi presentati da alcuni rappresentanti politici durante la campagna elettorale. Il nocciolo della discussione verte su una domanda: si può approfittare di iniziative istituzionali per promuovere la propria lista o il proprio partito in vista dell’appuntamento con le urne?

La violazione

No, non si può. E per questo l’Autorità ha imposto al Comune di pubblicare sul sito ufficiale la notizia della reprimenda. Che recita: ““L’Amministrazione del Comune di Cusago è stata sanzionata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con delibera n. 262/24/CONS recante “Ordine nei confronti del Comune di Cusago (MI) per la violazione dell’art. 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28 in relazione all’invio, tramite la mail istituzionale sindaco@comune.cusago.mi.it, della comunicazione relativa a “Nuova lottizzazione ATI”. Si tratta della proposta, chiamata Cusago Garden, di realizzare nuove costruzioni residenziali di alta fascia  (250 appartamenti che dovrebbero sorgere tra via Bergamo e via Alcide de Gasperi) su cui continuano a persistere forti dubbi.

I ricorsi

L’Autorità garante si è occupata di diverse segnalazioni fatte in quel periodo dall’allora candidato sindaco (poi eletto) Gianmarco Reina sull’utilizzo di pagine istituzionali, e non, da parte dell’ex sindaco Gianni Triulzi e del suo entourage. Secondo Reina violavano le norme previste dall’articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28 secondo la quale “a far data dalla convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni e che tale divieto trova applicazione per ciascuna consultazione elettorale”.

Le norme

Il divieto alle amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione durante la campagna elettorale è stato confermato dalla Corte costituzionale perché: “finalizzato ad evitare il rischio che le stesse possano fornire, attraverso modalità e contenuti informativi non neutrali sulla portata dei quesiti, una rappresentazione suggestiva, a fini elettorali, dell’amministrazione e dei suoi organi titolari”. Su alcune segnalazioni di Reina non è stata individuata violazione. Su una sì. Quale?

L’invito proibito

L’invio tramite la mail istituzionale “sindaco@comune.cusago.mi.it” che aveva come oggetto “Nuova lottizzazione ATI” recante un invito “a partecipare alla sera di presentazione del programma elettorale che si terrà il 30 maggio, […], in aula consiliare” è riconducibile al novero delle attività di comunicazione istituzionale proibite individuate dalla legge. L’iniziativa in questione ricadeva nel periodo successivo alla convocazione dei comizi elettorali per le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, non era indispensabile e soprattutto non aveva i caratteri dell’impersonalità. La presenza della firma dell’allora sindaco oltre che di dichiarazioni direttamente riferibili a Triulzi stesso aveva reso l’invito non in regola con le norme. Non solo. La mail era accompagnata anche dall’invito a “a partecipare alla nostra serata di presentazione del programma elettorale” che aveva “una chiara valenza propagandistica”. Così è scattata la sanzione.

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