Via Curiel, quartiere Lavagna, Corsico. Una selva di appartamenti ex Aler, quasi tutti venduti dall’Istituto case popolari a chi ci abita da sempre. Non tutti sono condomini, però, alcuni appartamenti sono rimasti di sua proprietá. In uno di questi abita una donna fragile che da una decina di anni sta vivendo e, facendo vivere a vicini, le pene dell’inferno, fra invasioni di scarafaggi, cani, topi, piccioni e sporcizia.
Si tratta di una persona ultrasessantenne che dovrebbe essere seguita in modo continuativo dai servizi sociali, per aiutarla ad essere perlomeno pulita e per evitare che si ripetano le infestazioni di scarafaggi e topi del suo appartamento, di cui si rende a malapena conto, ma che invadono anche gli appartamenti vicini. Invece, nulla di incisivo nella sua situazione sembra essere stato fatto. Qualche visita concordata, sotto la pressione delle forti lamentele dei condomini che, fra una deblatterizzazione, una disinfestazione da topi e l’altra, assistono alla vita sregolata della loro vicina di casa, che ultimamente tende a recuperare oggetti dai cestini dei rifiuti del quartiere e a conservarli in casa. Non sembra avere disabilità fisiche. Vive da sola e fuma le cicche di sigaretta che trova per strada. Forse è affetta da solitudine.
Un’accumulatrice seriale? Probabile. Come probabilmente ci sarebbe bisogno di una verifica delle condizioni in cui vive. Invece nulla, almeno stando a quanto affermano gli altri condomini del palazzo che si lamentano del fatto che, nonostante le decine, se non centinaia, di email inviate al Comune, non sia stata trovata una soluzione assistenziale continuativa per la donna. Fra le cose che hanno rilevato è il turnover di qualche assistente sociale inviata a visitare la donna. Non è mai la stessa, e ogni volta che cambia, l’iter riprende dall’inizio, creando un loop che impedisce di risolvere il problema. Come un gatto che si morde la coda. Una situazione che è indicativa di problemi che gravano all’interno dell’assessorato dei servizi sociali: dopo le ultime dimissioni, è retto direttamente dal sindaco Ventura.
Da parte sua, anche via Roma riconosce che il problema esiste ed è importante. Interpellati, responsabili comunali hanno fatto sapere di aver messo in campo di tutto. “La signora – è la posizione di via Roma – è seguita da anni dal Servizio sociale, che la sostiene con numerosi interventi di natura economica e sociale, tra cui contributi economici, visite domiciliari, trasporto sociale e custodia sociale. Le sue fragilità sono molteplici, anche dal punto di vista sanitario, ambito che non è di competenza del Comune.” Le assistenti sociali avrebbero programmato un altro colloquio con la signora, colloquio che averrà nei prossimi giorni.
