
Provocazioni. Una volta lanciate dall’una parte, una volta dall’altra. Quel che è certo è che il clima politico di Corsico vive una stagione lacerante. Polemiche a non finire, attacchi durissimi, comportamenti arroganti, sono l’humus in cui cresce il livore nei confronti dell’avversario, che spesso è visto come nemico da abbattere. È accaduto anche durante l’ultimo Consiglio comunale tenutosi l’altra sera: si è sfiorata una rissa tra l’ex sindaco Filippo Errante e l’attuale sindaco Stefano Ventura.
La seduta era stata convocata per la discussione e approvazione del Bilancio di previsione 2925 e il Documento pluriennale. Da una parte, quella della maggioranza che governa Corsico si è lodato il “magnifico lavoro svolto”, dall’altra si è puntato l’indice sulla decisione della giunta che governa la città di mantenere le imposizioni fiscali introdotte sin dall’ esordio della legislatura Ventura. Nel bilancio 2025, per esempio, è stata confermata l’applicazione dell’aliquota “addizionale” Irpef più alta, lo 0,8 anche alle fasce più deboli presenti in città: i poveri che hanno redditi lordi di 10mila euro.
Le critiche non sono state gradite dalla maggioranza e da chi la maggioranza guida: il sindaco Ventura. In che modo ha manifestato il suo disappunto? Durante l’ intervento dell’ ex sindaco Errante che, appunto, contestava la linea fiscale della manovra di bilancio, l’attuale primo cittadino, ben lontano dal microfono che l’avrebbe registrata e resa pubblica, ha pronunciato questa “fatidica” frase: “Si ricandidi a sindaco lei così potrà organizzare una nuova Festa dello Stocco”. Una provocazione, una insinuazione a un episodio del passato che ha investito Corsico con una bufera mediatica senza precedenti sul pericolo di infiltrazioni mafiose.
Da quel momento è scoppiata la baraonda: urla, proteste, inviti ad alta voce da parte di tutta l’opposizione rivolti a Ventura perché ripetesse al microfono l’insinuazione affinché restasse agli atti. Ventura, naturalmente, se ne è ben guardato. Errante con il “garbo” che si si riconosce quando viene provocato ha risposto: “Lo stocco se lo deve mettere in … bocca. Quando parla con me si deve sciacquare la bocca”. La situazione è diventata sempre più tesa. Per una decina di minuti non si è capito più nulla, con il presidente del Consiglio, Casarini, impegnato a togliere la parola a chiunque osasse rimproverare il sindaco. Anche al povero Roberto Mei che ha provato a ricordare che Ventura è recidivo…… Niente, il suo intervento è stato è stato letteralmente “silurato” da Casarini che gli ha impedito di continuare
In merito al caso del Festival dello stocco, forse val la pena ricordare che, in realtà ogni verifica degli organi intervenuti sul caso, compresa la Commissione d’inchiesta Prefettizia, avevano certificato l’inesistenza di qualsiasi, anche minimo, problema nel corso della Giunta Errante, che poi si dimise per uno scontro con il partito di Forza Italia che si schierò contro il bilancio di previsione del 2018. Sarebbe da segnalare che però, quando fu la giunta Ventura a trovarsi in imbarazzo, immediatamente all’esordio, per l’affidamento di un subappalto a un parente di un noto esponente della ‘ndrangheta, non fu suonata la stessa grancassa riservata ad Errante. Grancassa alimentata da pseudo articoli della stampa locale di parte apparsi in rete e precipitosamente cancellati il giorno dopo, compresa la massa di commenti negativi dei residenti.