
L’allarme è serio e riguarda politici e giornalisti che operano o vivono nel sud ovest Milanese. Corsico e dintorni, per la precisione. Un hacker si sta dedicando al furto dei profili e della messaggistica, dei contatti di politici e di giornalisti e ha iniziato dall’hinterland milanese. Una delle vittime è stato il consigliere comunale di Corsico, Giuseppe Infosini, che dalla sera alla mattina, si è trovato a non avere più accesso al suo profilo Facebook, e quel che è peggio alla messaggistica. Intanto amici, colleghi di partito e altre figure sensibili, sono stati contattati dall’hacker che si è fatto passare per lo stesso Infosini e ha tentato di rubare anche i loro profili. Ma quello che più preoccupa è che ha provato a rubare la loro identità e i messaggi scambiati tramite Messanger.
L’attacco
Infatti la messaggeria istantanea privata dei social, da tempo, ha sostituito le email anche nelle comunicazioni riservate. Farsi passare per un consigliere comunale, che ha fra i contatti Facebook tutta la rete dei politici di centro destra come di centrosinistra, può dare accesso a informazioni estremamente sensibili. Quando Giuseppe Infosini si è reso conto di non avere più accesso al suo profilo e ai suoi messaggi di posta istantanea, e di non riuscire più a recuperare la sua password, ha immediatamente chiamato quante più persone poteva, scoprendo che anche altri consiglieri comunali, di Trezzano e Cesano, erano stati attaccati.
La denuncia
Si è quindi attivato per far chiudere il più velocemente possibile il suo account e il suo profilo Facebook. Mercoledì 26 dicembre l’hacker ha tentato di appropriarsi anche del profilo, delle comunicazioni personali e riservate e dei dati sensibili di un giornalista di pocketnews.it, che però si è insospettito e non è caduto nella trappola tesa dal delinquente. Infosini ha già sporto querela presso la caserma dei carabinieri della compagnia di Corsico, che hanno iniziato le indagini sulla vicenda. Infatti entrare, o tentare di entrare, nella corrispondenza altrui, anche quella online, è un reato grave, disciplinato dall’articolo 616 del codice penale, e può portare a condanne da uno a tre anni di carcere. A maggior ragione se si tratta di politici o di giornalisti.
Come opera l’hacker
Invia un messaggio che sembra innocente, chiedendo il voto per un contest online. Quando la vittima prescelta dà la sua disponibilità l’hacker invia un link per il voto che in realtà nasconde il format per la modifica della password e della email. Con il click sul link, avvenuto dal telefono, il malvivente riesce a cambiare la password e appropriarsi sia di Messanger sia del profilo Facebook, con tutto ciò che contiene.