
Diventa un caso la scelta dell’amministrazione comunale di Trezzano che ha deciso di realizzare una nuova pista ciclabile in via Marconi, in cambio di oneri di urbanizzazione che avrebbe dovuto incassare per la costruzione di un nuovo centro residenziale: questa mattina è iniziata una raccolta di firme sotto una petizione che chiede di abbandonare il progetto. Un gazebo è stato allestito nelle immediate vicinanze del mercatino di via Curiel che si tiene sul parcheggio della stazione ferroviaria.
I motivi della richiesta sono sotto gli occhi di tutti. Via Marconi è larga appena una decina di metri. Ai suoi lati sorgono, per il primo tratto decine di capannoni artigianali, nel secondo decine di ville residenziali. Se la pista fosse realizzata, la carreggiata diventerebbe di appena sette metri e sarebbe impossibile per chiunque parcheggiare: né per i camion e furgoni degli artigiani (carico e scarico merci) né per chi dovesse far visita agli abitanti delle ville.

Sorgerebbero problemi anche per il traffico. Via Marconi, assieme a via Maroncelli, è l’unica strada attualmente in grado di smaltire il traffico pesante proveniente da Cusago (già penalizzato dalla ciclabile costruita in viale Europa) o che dalla Nuova Vigevanese, in senso di marcia opposto, si indirizzi verso il comune visconteo. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dalla lista Civica “Il Ponte” dell’ex preside della Cuciniello, Vittorio Ciocca. (Leggi qui)
Disagi a non finire quindi per chiunque dovrà, per lavoro o per cortesia, avventurarsi in quel quartiere. “Qui – sottolinea a pocketnews.it Villa Zina, capogruppo del M5stelle in Consiglio comunale – non è: essere pro o contro le piste ciclabili. Ben vengano, ma vanno realizzate con criterio e in zone che garantiscano la sicurezza dei ciclisti. Trezzano ha già vissuto il dramma e le polemiche di quella realizzata in viale Europa, al confine con Cusago. Il rischio è ripetersi: sarebbe diabolico”.
Seguici sulla nostra pagina Facebook