Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile direttore, il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato la Concessione per la progettazione, il completamento e la gestione della piscina, ha lamentato un incremento dei prezzi dei materiali da costruzione in conseguenza del quale ha chiesto al Comune di Cesano Boscone di “intervenire per il ripristino delle condizioni di sostenibilità economiche e per il riequilibrio economico finanziario dell’affidamento, da operare mediante la revisione del quadro economico dell’investimento”.
L’Amministrazione si è impegnata ad operare al momento del collaudo, un riequilibrio economico finanziario dell’affidamento che non potrà eccedere la soglia massima del 20% dell’originario costo dell’opera. Insomma, per la piscina fantasma che finora – tra investimenti e procedimenti giudiziari ha raggiunto il costo record di oltre 8 milioni di euro – i cesanesi dovranno sborsare altri soldi.
Fratelli d’Italia ha più volta segnalato che si trattava di un’operazione non immune da rischi connessi alla costruzione delle opere, alla manutenzione straordinaria, alla domanda di mercato, ai ricavi di gestione, al canone di leasing a carico del Comune e al canone di affitto a favore del medesimo, nonché a rischi reputazionali, anche in considerazione della precedente negativa esperienza risalente ai primi anni 2000. Abbiamo presentato una interrogazione per chiedere all’Amministrazione una previsione circa l’ammontare del riequilibrio finanziario e per conoscere le tempistiche per la messa in opera del cantiere e i tempi del completamento dell’opera.
La terremo aggiornato
Fabio Raimondo
Simona Sanfelici
Simone Bianchi