sabato - 20 Aprile 2024
HomeAttualitàAuto sequestrate: il debito del Comune è di 237mila euro. Aperta un’indagine...

Auto sequestrate: il debito del Comune è di 237mila euro. Aperta un’indagine per accertare chi ha sbagliato

Una commissione disciplinare sta lavorando per individuare le responsabilità personali dei vertici della Polizia Locale e di alcuni dipendenti comunali di Trezzano

Auto sequestrate- il debito del Comune è di 237mila euro. Aperta un’indagine per accertare chi ha sbagliato

Il pasticciaccio sta diventando sempre più grosso. Non siamo a Chinatown, ma a Trezzano sul Naviglio dove è in corso un’indagine affidata al segretario comunale che sta verificando tutta la documentazione utile a ricostruire la gestione delle auto sequestrate dalla polizia locale e affidate ai titolari di depositi convenzionati, una gestione che definire “allegra” è solo un eufemismo perché potrebbe costare alle casse comunali più di 200mila euro. Un vero e proprio fiume di denaro finito o che dovrebbe finire nelle tasche di alcuni titolari di parcheggi convenzionati.

C’è anche una commissione disciplinare che sta lavorando per individuare le responsabilità personali di alcuni dipendenti comunali. Nel mirino si sono i vertici del comando di Polizia Locale (il comandante Genna e il vice Mento) e alcuni funzionari di alto livello che avrebbero autorizzato il pagamento di alcune fatture senza che la spesa fosse deliberata da un atto amministrativo.

I lettori di pocketnews.it conoscono la vicenda (leggi qui). Come detto si tratta della gestione delle auto sequestrate (per mancanza di assicurazione o per debiti dei proprietari verso enti pubblici, perché coinvolte in gravi incidenti stradali e via via discorrendo). Provvedimenti presi dalla polizia locale in base a segnalazioni di Agenzia delle entrate o altri enti.

Orbene, secondo le disposizioni della Prefettura, questi veicoli, dopo novanta giorni dalla notifica del sequestro ai proprietari e l’invito a pagare il proprio debito, dovrebbero essere inviati agli istituti delle vendite giudiziarie (messe all’asta) per recuperare il credito o, se non hanno più alcun valore commerciale, alla rottamazione.

Che cosa invece è accaduto a Trezzano? Semplicemente che chi doveva agire non ha agito: si è dimenticato di inviare le auto all’asta o alla rottamazione. Così, i veicoli sequestrati sono rimasti per anni, alcuni per più di due, tre lustri, parcheggiati all’interno dei depositi convenzionati con costi a carico del Comune: da 3,5 ai 4,5 euro al giorno che moltiplicati per dieci anni…fa?

Dai documenti emerge che si tratta di oltre 237mila euro, un vero salasso per le povere casse comunali. Della vicenda si sta occupando la Commissione Consiliare di Controllo del Comune di Trezzano. Che, durante una riunione tenutasi lo scorso 29 settembre, presenti anche il sindaco Bottero, il vicesindaco Spendio, il presidente del Consiglio Comunale Albini, ha esaminato la documentazione che il segretario comunale dottor Folli ha recuperato. Una documentazione parziale perché molti atti risultano introvabili, “non reperibili”, sarebbero cioè spariti.

Le indagini e il lavoro della commissione disciplinare sono coperti dalla massima riservatezza, ma, è l’auspicio dei membri della stessa commissione, è che non si limitino a far ricadere le responsabilità su chi non ha svolto correttamente il proprio lavoro, ma facciano luce anche sulla catena di comando per i mancati controlli. E i controlli investono la sfera politica, sino ai massimi vertici. Anche perché le cifre pagate sono abnormi e dovranno essere inserite in bilancio che, una volta approvato, farà ricadere responsabilità anche sui membri del Consiglio comunale.

Durante la riunione della Commissione di Controllo, i fuochi artificiali sono cominciati subito su un pagamento di 49mila euro transati con uno dei titolari dei depositi senza che ci sia alcuna “autorizzazione da parte della giunta a concludere l’accordo” per la stessa transazione. Come è potuto accadere? Chi ha firmato il mandato di pagamento? Era autorizzato? È quello che dovranno accertare prima il segretario comunale tramite la sua indagine conoscitiva, poi la commissione disciplinare.

Ma non è l’unica perla emersa durante la riunione. In una relazione sottoscritta dal comandante Genna si cita un debito di oltre200mila euro rivendicato dalla ditta Mascolino di Albairate. Non è chiaro se gli oltre 200mila euro sarebbero il corrispettivo di tutti i servizi forniti dall’azienda nell’ultimo decennio. Naturalmente tra vertici della Polizia Locale e funzionari è cominciato il palleggio di responsabilità.

Genna, nella sua relazione, si tira fuori da qualsiasi colpa sia per il pagamento di circa 85mila euro, che si riferirebbe a veicoli sottoposti a sequestro nel periodo compreso tra il 2009 e il 2011 “periodo in cui il sottoscritto non rivestiva la qualifica di responsabile capo”, sia per una successiva spesa di 42mila euro “perché il sottoscritto (sempre Genna ndr) non ha firmato gli atti in questione in quanto assente per un lungo periodo per gravi motivi di salute”. E chi era il “facente funzioni”? Il vice Salvatore Mento.

Solo lo scorso 10 ottobre sono state emesse 21 “ordinanze di rottamazione” di auto sequestrate e da anni parcheggiate nei depositi della Mascolino. Non solo. Contemporaneamente è stato disposto, in attesa di “addivenire alla sottoscrizione di apposita convenzione con nuovi operatori”, di far custodire ulteriori nuove auto sequestrate da una azienda di Zibido san Giacomo.

Intanto, però, finalmente è stato tracciato uno schema che riassume auto sequestrate e costi per la loro custodia. Dalle verifiche risulta un debito nei confronti della depositeria Moroni srl per un veicolo i cui costi addebitati al comune di Trezzano ammontano a 1.258,26 euro. Più alta la cifra richiesta dall’autoparco Giambellino per il recupero di due ciclomotori e un’auto (già alienati) + tre veicoli in giacenza. L’avvocato ha inviato una ingiunzione di 16.372,34 euro.

Il bottino più grosso è quello rivendicato dalla Mascolino che per 10 anni (dal 2009 al 2019) ha custodito 31 veicoli. La richiesta è di 220.480,02 euro. Per tentare di opporsi, è stata ordinata un’ispezione nei depositi della Mascolino, ispezione che ha rilevato “l’incuria con cui vengono custoditi  i veicoli” e “l’inosservanza delle norme in materia ambientale”.

Per questo motivo, nella relazione post ispezione si consiglia di non accogliere la richiesta di pagamento “per inosservanza delle norme relative alla custodia dei veicoli”. Una difesa un pochino debole, premessa di un lungo contenzioso da discutere davanti a un giudice. Con ulteriori costi a carico delle casse comunali. Come detto, il pasticciaccio si sta facendo sempre più grosso. Ne sapremo di più il prossimo gennaio.

Seguici sulla nostra pagina Facebook

1 commento

  1. […] La querelle è quella orma nota a tutti. La polizia locale di Trezzano, dopo aver sequestrato su ordine dell’Agenzia delle entrate e di altri enti locali, decine di automobili, le ha lasciate per anni a marcire nei depositi convenzionati, invece di avviarle, una volta accertata l’impossibilità a recuperare i crediti, alla vendita giudiziale o alla rottamazione (leggi qui). […]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI

Sbruzzi Birrificio Barba D'Oro ortopedia INZOLI Officina Naviglio Sport Auto Testori Sai Barcelo Viaggi Commercialista Livraghi
Sbruzzi Birrificio Barba D'Oro ortopedia Commercialista Livraghi INZOLI Officina Naviglio Sport Auto Testori Sai Barcelo Viaggi