Partivano da Roma e piazzavano la loro “bancarella” ad Assago. La “merce che offrivano erano gattini, non vaccinati, senza microchip, e senza alcun certificato sanitario. Tutto perfettamente illegale. Bloccato nei giorni scorsi, un traffico illecito di gattini che partiva dal Lazio e aveva come terminale il parcheggio del centro commerciale Milanofiori, il P3.
Annunci sospetti
Le indagini, condotte dalle guardie zoofile laziali hanno preso piede alcuni mesi fa quando hanno appreso del traffico di gattini imbattendosi in alcune pagine Facebook contenenti annunci sospetti. Sul social network venivano presi i contatti e gli accordi fra le parti. I micetti erano figli di alcune gatte randagie di Latina e Roma. Il mercato illegale andava avanti da mesi. I contrabbandieri sono stati intercettati con un finto tentativo di adozione: una consegna di 18 felini, che erano stati prenotati attraverso i social. In chat venivano spiegate le modalità di consegna e pagamento, che doveva avvenire tramite bonifico o contanti a mano Per una cifra tra i 70 e gli 80 euro ciascuno.
Due auto civetta
“Quando siamo stati certi di prendere la staffetta e gli acquirenti – hanno confermato i responsabili delle guardie zoogfile – siamo intervenuti anche con l’ausilio della polizia locale di Assago”. Così agenti in borghese hanno presidiato il parcheggio P3 del centro commerciale Milanofiori. Sul posto sono arrivati due auto civetta, ma non hanno trovato nessuno. Probabilmente i malviventi avevano avuto un qualche sentore, per cui hanno deciso di andare in un altro parcheggio. Fortunatamente i militari hanno notato un’acquirente e dopo averla seguita l’hanno fermata ed interrogata, arrivando poi al posteggio dei trafficanti.
Le pene del commercio illegale di animali
La Legge punisce il commercio illegale di animali. Ci sono norme che puniscono il reato penale di traffico di animali da compagnia. Le pene prevedono la reclusione da tre mesi ad un anno e con la multa da 3.000 euro a 15.000. Le stesse norme hanno anche stabilito pene più elevate per l’uccisione ed il maltrattamento degli animali. Il codice penale prevede rispettivamente per il primo reato la reclusione da quattro mesi a due anni. E per il secondo la reclusione da tre a diciotto mesi o la sanzione innalzata da 5.000 a 30.000 euro.
