Dal buio della mafia, alla vita di un’associazione di mutuo soccorso. Ieri mattina, nel corso dell’iniziativa “dalla mafia alla Vita”, si è ufficializzato il passaggio di un bene confiscato alla mafia al Comune di Assago. Si trova in via Raffaello Sanzio al civico 49. Era stato sequestrato nel 2013 a Vincenzo Ippolito, «Enzino il Siciliano», come lo chiamavano quando era considerato un vero boss. Consegnato al Comune nel 2024, da ieri è emtrato ufficialmente nel patrimonio demaniale. Come detto,dovrebbe ospitare una associazione di pronto soccorso e attivare, sul territorio, il servizio di 118.
Negli anni Novanta, “Enzino il siciliano” era ricco e potente. Secondo numerose inchieste era alla guida della più potente organizzazione di narcotrafficanti tra Milano e il Sudamerica. Nel giugno del 2013, la Guardia di Finanza gli aveva confiscato due milioni e mezzo di beni immobili, provento della sua ex attività illecita. Tre appartamenti a Buccinasco, con due box, una edicola di giornali e un altro immobile ad Assago. Quello di Assago, per l’appunto, si trovava e si trova n via Raffaello Sanzio al civico 49.
Ieri, alla presenza degli alunni delle scuole del territorio, dei rappresentanti delle associazioni territoriali, alle istituzioni militari, religiose e civili intervenute, si è dato il via al nuovo corso della villa di via Raffaello Sanzio. Un passaggio importante per sottolineare un messaggio importante: lo Stato vince sempre. C’è stato infatti, il passaggio simbolico delle chiavi da Simona Ronchi, dirigente dell’agenzia dei beni confiscati alla Mafia di Milano, al sindaco di Assago, Graziano Musella. Simbolica anche l’apertura del cancello per accedere alla parte esterna della proprietà che dovrà essere ristrutturata e poi assegnata.
