Tra mercoledì 20 e giovedì 21 novembre, i carabinieri, su mandato della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, hanno arrestato due 17enni, ritenuti responsabili di tentato omicidio in concorso ai danni di un 18enne, avvenuto mercoledì nel primo pomeriggio nelle immediate vicinanze dello stesso Tribunale dei minorenni che sorge in via Leopardi, a Milano. Uno dei due, il più giovane + residente a Cesano Boscone.
Violenza inaudita
I fatti. Alle 15 circa di mercoledì, un giovane era stato aggredito con inaudita violenza da due coetanei, suoi conoscenti, i quali lo avevano colpito alla testa con un coltello e poi percosso ripetutamente con diversi calci e pugni provocandogli plurime contusioni e ferite al collo, all’addome e agli arti inferiori, medicate al pronto soccorso de Policlinico dove il giovane è stato trasportato, d’urgenza, dai sanitari del 118.
La video sorveglianza
Immediatamente sono scattate le indagini, coordinate sin da subito dalla Procura della Repubblica per i Minorenni. Attraverso l’analisi dei filmati degli impianti di videosorveglianza, le dichiarazioni rese da alcuni testimoni e il riconoscimento da parte della vittima, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica della aggressione, avvenuta pera futili motivi. In un primo momento nel mirino degli investigatori è finito uno dei due aggressori, residente a Milano. Il giovane era riuscito rendersi irreperibile fino a quando è stato localizzato e fermato dai militari dell’Arma in un appartamento in un comune in provincia di Monza.
Filo diretto con Cesano Boscone
Ulteriori indagini hanno poi fornito riscontri a carico del complice, residente a Cesano Boscone, sul conto del quale sono emersi gravi elementi in merito alla sua partecipazione all’aggressione. Sarebbe stato lui ad aver materialmente colpito la vittima con almeno 4 fendenti alla testa, fermato solo dall’intervento del personale di vigilanza alla sede giudiziaria e la e rottura dell’arma, un coltello da cucina di 23 cm (di cui 12 cm di lama in ceramica), rinvenuto nelle adiacenze del luogo e sottoposto a sequestro. Il giovane, nella tarda serata di giovedì , è stato quindi rintracciato presso la sua abitazione, dove i carabinieri hanno anche ritrovato e sequestrato degli indumenti ancora sporchi di sangue utilizzati il giorno dell’aggressione. I due sono stati rinchiusi nel carcere Beccaria di Milano.