Nella tana dei Santana Red Devils, in quel di Vighignolo, va in scena la finale della Coppa Lombardia del campionato di Seconda Categoria di Milano. A contendere l’accesso alla fase interprovinciale ai padroni di casa c’è il Cesano Boscone, che già in campionato aveva avuto modo di arrestare quella che era a tutti gli effetti una marcia trionfale per i rossoneri un paio di settimane fa.
In una tribuna gremita, il Cesano si presenta con parecchie defezioni a centrocampo (Plenzich e Mussapp, oltre ai lungodegenti Giurato e Teta S.), quindi, per l’occasione a fianco del confermatissimo duo Pappa-Frazzetto a fare da volante prende posto inizialmente capitan Martelli. Dietro la linea dei quattro difensori è composta da Le Donne, Gomes-Sanfelici e Fracchiolla, mentre davanti Valli, Teta G. e Vignotto sono i tre attaccanti scelti dai mister Grigolo e Marsella. Il Santana invece si presenta in campo con un classico 4-4-2; spicca l’assenza inziale di bomber Arrigoni: attacco affidato comunque sulle spalle larghe di Muzzupappa e Valentino.
Nella fredda nottata novembrina, la partita inizia con i Red Devils che provano a gestire palla attraverso grazie soprattutto alla mobilità delle due punte, mentre il Cesano appare leggermente contratto. In ogni caso, le due compagini si annullano e regna un sostanziale equilibrio. Come in questi casi accade, è solo un episodio che cambia il corso del match, episodio che giunge puntuale al 18’, quando una lettura sbagliata della difesa gialloblù su un lancio centrale per Valentino, in sospetto fuorigioco, porta quest’ultimo a tu per tu con il portiere Cortellino, leggermente in ritardo nella relativa uscita: portiere e attaccante si scontrano, ne nasce un rimpallo che vede vittorioso lo stesso Valentino, porta spalancata e rete del vantaggio per i rossoneri.
Da questo punto, il Cesano, voglioso di rimettere in parità il match, prede letteralmente il dominio del campo e schiaccia i padroni di casa nella loro area. Le occasioni per pareggiare non si contano (almeno 4 nitide, senza contare i pali clamorosi di Le Donne e Valli) ma, tra un pizzico di sfortuna e qualche leziosismo di troppo, il punteggio non cambia e si va al riposo sull’1-0 per i Red Devils.
Il copione non cambia nel secondo tempo, anzi – in un crescendo “rossiniano” – i gialloblu continuano nella loro pressione incessante. Il meritatissimo pareggio giunge dopo almeno 4-5 occasioni nitidissime (punizione di Pappagallo che trova un prontissimo Mella, Vignotto, Frazetto, due volte Valli). Poi, sull’ennesima percussione di un indemoniato Vignotto da sinistra, la palla rasoterra viene indirizzata verso la porta di Mella, bravo ad anticipare di un soffio Valli, ma giunge nel prosieguo dell’azione per l’accorrente Fracchiolla che viene falciato duramente da dietro: rigore nettissimo. Dagli undici metri, parte Valli che incrocia di destro nonostante lo strenue tentativo di Mella, che intuisce e riesce solo a toccare la sfera: 1-1.
Ancora insoddisfatto dal risultato largamente bugiardo, il Cesano, seppur stanchissimo, crede nella vittoria e si getta ancora nuovamente in avanti, sfiorando il gol in almeno altre tre occasioni. Il Santana è alle corde, schiacciato al limite della sua area; non basta l’inserimento di Arrigoni e Mussa ad alzare il baricentro della squadra. Gli ultimi dieci minuti di gioco denotano una visibile stanchezza in entrambe le contendenti. Si arriva, quindi, ai calci di rigore. Il resto è storia: nella roulette dei rigori, vince effettivamente la squadra che ha giocato meglio. Percorso netto del Cesano con Paoletti, Gomes, Regazzoli e De Michele, e la festa esplode quando Cortellino intercetta anche il tiro di Vainiglia, dopo aver parato anche il secondo rigore di Muzzupappa.
Si tratta di un risultato storico per il Cesano, che accede per la prima volta alla fase interprovinciale della Coppa Lombardia, ma è anche un’altra prestazione notevole contro un avversario di indubbio valore (nella competizione finora i Red Devils aveva solo vinto). “E’ una notte magica, complimenti ai ragazzi, dopo una partita così c’è poco da dire: ennesima dimostrazione del valore del gruppo sotto ogni punto di vista; non è blasfemia sognare, a patto che si continui a lavorare e si trovi continuità anche in campionato, mettendo sul campo questo atteggiamento ogni domenica. Siamo l’unico avversario di noi stessi”, così a fine partita gli allenatori dei gialloblù, Grigolo e Marsella.